Scusa Paolo, dicevo di essere daccordo con faby relativamente al discorso dei microelementi e del fatto che le piante necessitano di quantità estremamente limitate degli stessi.
Se la domanda é: vale la pena indurre la denitrificazione? la mia risposta é si.
In base alle mie esperienze ho notato solo effetti positivi sia dal punto di vista economico (riduzione dei cambi) sia dal punto di vista biologico (maggiore stabilità del sistema, assenza di alghe infestanti, piante rigogliose).
Premesso che non vi siano poi problemi di spazio (il nostro acquario non é un depuratore industriale e la mole di sostanze da metabolizzare é molto ridotta) in quanto la superficie presente in acquario é più che sufficiente (ci sono anche articoli che lo dimostrano), la denitrificazione di solito avviene in modo completo, in quanto un processo parziale porterebbe all'accumulo di nitriti, facilmente rilevabili in vasca.
Considerate che durante la denitrificazione può avvenire un processo che si chiama luxury uptake relativo al fosfato: in pratica i batteri denitrificanti sono in grado di assorbire molto più fosforo di quanto realmente necessario, sequestrandolo all'acqua.
x faby: riguardo ai batteri volevo solo farti notare che si parla di eterotrofi anaerobi facoltativi: significa che possono lavorare sia in ambiente aerobico che anaerobico; il tasso di crescita é inoltre un buon indice del metabolismo batterico, perciò non é proprio un dato astruso; infine il metabolismo non subisce variazioni esagerate in ambiente anaerobico, perciò l'utilizzo del nitrato come donatore di elettroni segue più o meno la stessa curva dell'ossigeno.
Luca
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