|
|
Originariamente inviata da Maiden
|
ok allora poi mi informo meglio, perchè avevo capito che quel conduttivimetro voleva due soluzioni diverse (e non capivo il perchè)...
grazie ancora per le risposte, e ovviamente se qualcun altro ha consigli da dare in merito alle mie domande sono bene accetti....
|
Maiden, sia per i conducimetri che per i phametri digitali esistono (o vengono fornite in abbinamento allo strumento) soluzioni diverse di taratura. Per tali strumenti digitali normalmente vengono fornite o soluzioni già preperate in barattolini o in buste da diluire in acqua distillata/depurata (di qualità farmaceutica) oppure di acqua osmotica prodotta da un impianto molto efficente (conducibilità di pochissimi microsiemens). Nel primo caso (soluzioni pronte in barattolini) esiste una controindicazione: la durata e di conseguenza l'affidabilità nei valori misurati dopo un certo periodo dall'apertura della boccetta. Sembra che le alterazioni comincino ad avere effetto già dopo le prime 3-4 settimane. Nel secondo caso (bustine sigillate da diluire) fino a che non vengono utilizzate e quindi aperte non esiste una scadenza. Quindi all'occorrenza (che potrebbe essere anche una o due volte l'anno) potresti preparare la soluzione di taratura ad hoc (soluzione da me utilizzata e consigliata). Riguardo invece al perchè di più valori di taratura presenti sul mercato (Ph 4,003-6,864-7-10 e 700-1413 microsiemens) la motivazione è la seguente: più il valore di taratura è vicino la valore che ritrovi abitualmente in vasca, più la misura sarà accurata. Per esempio: valore normalmente in vasca Ph7,5 ---> soluzione di taratura ideale Ph7 (o 6,864 nel caso di boccette già preparate).