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L'Aspromonte, insieme a Serre e Sila forma un sistema che in geologia è allegramente nominato "Alpi Calabresi", in quanto è venuto su con loro, ed in quanto il grosso è costituito da gneis granitico paragonabile a quello alpino, mentre il grosso delle montagne appenniniche è costituito da rocce calcaree.
Ora mettendo da parte questa estrema semplificazione, resta il fatto che anche le propaggini a mare dell'Aspromonte non sono assolutamente tutte uguali: se la collina di Pentimele, che in pratica divide il centro di Reggio dai suoi quartieri settentrionali, in pratica è un'enorme duna di 350m di sabbia incoerente, le rupi di Scilla e Capo D'Armi sono due "testone" durissime. In particolare, a quello che so, la Pietra di Lazzaro, ovvero di Capo d'Armi è anche chiamato "granito" di Lazzaro, se è quanto questo risulti calcareo ce lo dirà la simpatica prova Viacal, che farò in questi giorni...
E' chiaro, se c'é calcare la partita è chiusa, ma se invece non c'è qualcuno mi può spiegare l'eventuale influenza negativa dei silicati nei sassi?
Non trovo molto a riguardo, ma l'ho sentita nominare...
comunque ci tengo a precisare, si tratta praticamente solo di ciottoli, qualcuno è più piccolino, ma selezionati uno ad uno per avere geologiche identiche
silicati
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Filippo
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