l'esempio postato non è fra i più felici, perché vi sono travi collaboranti non perpendicolari...
se leggi la prima pagina qua
http://www.costruzioni.net/CAPRIATE.htm che riporto:
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Quote:
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* monaco, elemento verticale che può anche mancare ma che è quasi sempre presente. Esso viene collegato alla catena in due modi differenti:
1. con dei ferri ad U o delle cravatte collegate al monaco ma non alla catena realizzando un appoggio per quest’ultima. Il monaco è debolmente teso ed ha essenzialmente il compito, oltre a quello di limitare l’inflessione della catena, di assicurare il collegamento tra i puntoni e la complanarità della struttura, in quanto collega tutte le aste. Questa connessione è classica del Rinascimento ed è quella che appare sulla manualistica ottocentesca. Tenendo presente il compito del monaco mi pare suggestiva la spiegazione dell’origine del nome datami tempo fa da un architetto: il monaco è un elemento che non ha uno scopo apparentemente fondamentale (la statica non viene migliorata sostanzialmente) ma che regola e garantisce silenziosamente il buon andamento di tutto, come fanno i monaci con la preghiera e il loro lavoro intellettuale e materiale, giustificazione forse oggi difficile da cogliere ma perfettamente chiara in un contesto storico e religioso differente.
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notare, che saremmo tutti portati a pensare che monaco sia compresso... invece è debolmente teso...