Il filtraggio
deve essere lento, e nel J. č studiato anche per avere una regione anaeroba. Altro esempio l'Equilibrium della Elos, dove addirittura puoi regolare con un rubinetto la portata tarando la denitrificazione al livello che vuoi, mantenendo il filtraggio meccanico ad "alta" velocitā.
Sul discorso spugne vs materiali granulari, dal punto di vista del rapporto superficie/volume, vince in modo schiacciante la spugna. E' l'unico tipo di substrato che consente la massima superficie utile, se escludiamo i filtri a letto fluido per ovvie ragioni

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In fondo il biofilm, le colonie batteriche, i protozoi predatori, i lieviti, i funghi, le muffe e tutti gli altri organismi unicellulari che vivono in quel microcosmo, si moltiplicano dove trovano alimento, ovvero sulle superfici lambite da un lento e costante flusso d'acqua che trasporta i nutrienti e i gas disciolti.
I cannolicchi vanno bene per spezzare il flusso in tanti rivoletti d'acqua (infatti la Eheim consiglia di far incontrare l'acqua prima ai cannolicchi e solo alla fine al perlon, che altrimenti si intaserebbe in pochi giorni).
Detto questo, io ad esempio uso l'E. 2078 al 30% della portata nominale e "rimesto" l'acqua in vasca con una stream 3 volte all'ora, con risultati ottimi sia dal punto di visto della depurazione (pur non levando una foglia e con un grosso e simpatico loricaride) che della crescita delle piante e dell'attivitā dei pesci.
Per il J. interno sul RIO240 credo che la "ricetta" del filtro caricato come da manuale e l'aggiunta di una stream possa essere una soluzione molto buona
