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Ciao Luigi,
Si, sono il Fabrizio che conosci.
Oltre a quello che dici c'e' da considerare (visto che quasi nessuno, oltre me, tiene vasche con piante senza pesci) la CO2 prodotta:
1) Dalla respirazione dei pesci
2) Dalla metabolizzazione della sostanza organica in acqua
3) Dalla decomposizione degli eventuali fondi fertili introdotti nel substrato
Cerchiamo quindi di avere una stima dei primi 2 punti, utilizzando dei dati usati in ittiocoltura.
Si stima generalmente che pesci e biofiltri producono circa 1g CO2 ogni 1g di cibo somministrato (Etnier-Guterstam 1997).
Supponiamo che si tengano una quindicina di pesci da 2g in una vasca da 100l e supponiamo che li si nutra ad un "feed rate" del 3% giornaliero.
Vorrebbe dire che si introducono giornalmente 900mg di cibo.
Il che equivarrebbe a 900mg di CO2 prodotti giornalmente in vasca da pesci e batteri.
Cioe' 9mg/l giornalieri di CO2.
Questo contributo e' facilmente verificabile con il monitoring in continua del pH, con cui si vede il calare del pH dopo un po' di tempo dalla somministrazione del cibo.
A questa CO2 va eventualmente aggiunta la CO2 prodotta dal fondo fertile (ovviamente se presente).
Questo contributo puo' essere anche notevole; come ho accennato nel mio articolo sul fondo nella vasca di piante pubblicato tempo fa su Hydra.
Con questi contributi le piante riescono a "tirare avanti" pur con una crescita necessariamente lenta (rate metabolico basso).
Se le piante (quelle che ci riescono) dovessero ricavare questi 9mg/l giornalieri dai bicarbonati disciolti in acqua vorrebbe dire che consumerebbero 12,477 mg/l di bicarbonati al giorno.
Pari a circa 0,57 gradi di KH giornalieri.
Cioe' 4 gradi di KH a settimana.
Con le conseguenze facilmente immaginabili.
P.S.
In concomitanza, da 900mg di cibo si producono Ammonio-Ammoniaca e quindi Nitrati.
Questi possono venite stimati (Ng et alii 1983) in circa 70mg totali giornalieri.
Pari ad una produzione giornaliera di circa 0,07mg/l.
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