Imperator
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Paolo Marzocchi, assolutamente, è il contesto generale della vasca a fare la differenza sui risultati ottenuti con determinate dosi e nessuno può dire quanto o quando dare un determinato prodotto. E' proprio questa la difficoltà del metodo...
Per quanto riguarda la zeolite, non intendo dire che non vada shakerata, piuttosto che IN TEORIA (ma alla pratica ne manca di strada) il flusso alto dovrebbe tenerla pulita di per sè. Poi è tutto da dimostrare, naturalemente...
poffo, io credo che i batteri si sviluppino in tutta il sistema vasca, quindi sia in acqua libera (ma meno), che sulle superfici solide, quindi le rocce, e non ultimo il tessuto dei coralli, da cui traggono abitualmente le fonti di carbonio (muco del corallo). Man mano che le colonie batteriche si ispessiscono, il flusso d'acqua (ecco la sua importanza) le rimuove e finiscono nello schiumatoio. Ma se crescono troppo rapidamente, evidentemente si stabilizzano più solidamente, muoiono lì e fanno danni insomma, tipo nutrire le alghe... lo stesso vale per il tessuto del corallo, che rimane soffocato dai batteri che si ipersviluppano su di esso. Ti ricordo che normalmente lì sono più presenti che in altre parti, per via della fonte di nutrimento naturale, quindi in caso di sovradosaggio di carbonio, anche non in dose sufficiente da abbassare i nutrienti, potrebbe comunque essere una dose sufficiente per far soffrire il corallo che li ospita sulla sua superficie.
giangi1970, la storia delle turbellarie è vecchia infatti, si dice che il corallo sofferente (vedi sopra) sia naturalmente più predisposto a prendersi parassiti e così sarà probabilmente... il fatto è appunto che ogni vasca risponde in modo diverso ad una data concentrazione di carbonio, probabilmente perchè le popolazioni batteriche sono diverse, ma anche perchè gli inquinanti si saranno accumulati in modi ed in posti differenti (vedi anche durata della vita di una vasca). Ad ogni modo, entrambe le volte che ho provato xaqua ho avuto turbellarie su tutte le acropore, nonostante plurimi bagni in betadine e taleazioni varie, e sia con le dosi consigliate che con dosi ad 1/20 di quanto scritto in etichetta... probabilmente è il tipo di fonte di carbonio ad avere effetti diversi... Ora con zeovit, ho avuto due talee colpite appena iniziato (probabilmente le avevano già prima addosso), le ho messe a bagno e spazolato via le uova (che erano solo su una delle due), dopo 3 giorni ho ripetuto il bagno e dopo 3 settimane di uova non ne sono più ricomparse... devo dire che entrambe le talee non stanno benissimo, non si sono ancora riprese, anche perchè ho usato una dose bella alta di betadine percò le uova non le hanno...
Comunque a sintesi, vorrei ribadire che se vedete formarsi troppa patina sui vetri, troppo sedimento, crescita di alghe ed animali che rallentano la crescita e scuriscono, le dosi di carbonio, Bio in questo caso, sono troppo elevate.
La cosa che non mi piace di xaqua è che non è chiara la funzione dei due Bio. E' già difficile dosare una fonte di carbonio, figuriamoci due...
Uno è la versione meno concentrata dell'altro? oppure agiscono su batteri diversi? e quali? come fare a capire se devi ridurre uno, l'altro o tutt'e due?
A suo tempo Alexalbe, mi aveva detto di usare il D ogni tre giorni di P, ma perchè? perchè il P è più blando? a me questa cosa non piace, perchè non capisco che effetto hanno e non riesco a creare una logica di utilizzo...
Questo è quanto penso, spero possa aiutare qualcuno.
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