Io penso che sia meglio riamanere sui lidi che ci appartengo, in quanto questo è un forum di acquariologia.Se rapportiamo il discorso anche ai cani, latte, polli, frutta ect..ect.. immettiamo tanti scambi nella discussione, che ognuno di essi porta inevitabilmente verso un direzione che poco ha a che fare con l'acquariologia.
Detto ciò,Corrado ha focalizzato in parte il mio pensiero con uno dei suoi interventi, mi riferisco a questo:
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Originariamente inviata da corradoblucoral
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Tuko sta valutando solo gli aspetti negativi delle ibridazioni selvagge, cioè gli ibridi prodotti senza nessuna conoscenza di cosa si sta producendo, questa modalità può portare alla diffusione di bestie con problematiche impreviste, più la genetica è distante e più è facile creare porcate
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Mi conosce,quindi sa come la penso su queste cose,quindi gli riesce facile interpretare i mie pensieri e il tono di "voce" degli stessi.In egual modo lo stesso riesce a me ne suoi confronti.
Comunque sia un estensione del mio pensiero sia quanto meno dovuto,in virtù della discussione che sta sta sviluppando
Prima di tutto penso sia d'uopo fare una distinzione tra selezione e ibridazione(anche se la prima non è detto che non sfoci nella seconda).Prima però, cerchiamo di dare un significato al termine ibridazione. Affermare che è un processo genetico di mescolamento tra le caratteristiche di due diverse entità sistematiche derivanti da pratiche riproduttive di incrocio tra individui appartenenti a differenti specie (i. interspecifica) o sottospecie (i. intraspecifica),non sia poi cosi errato(sicuramente,almeno lo spero vivamente, nel proseguo della discussione si vedrà cosa mamma natura si è inventata perche questo non avvenga).
Dando per buono questa definizione, mi pare evidente che una selezione vincolata ad una sola specie(es.:red crystal, red cherry) non può essere vista come un ibridazione.In tal senso la escluderei quindi dal discorso.
Sicuramente il mio modo di vedere, mal si adatta a quello che è la realtà acquariofila attuale,ma è anche vero che a determinate convinzioni ci si arriva con esperienza e studi.Comprendo,ma non condivido, che ce un acquariofilia "ornamentale" e che in nome di questa si creano dei veri e propri mostri,ma quanto è giusto??I pesci naturlai, che possiamo ammirare oggi sono frutto di milini di anni di evoluzioni, le classificazioni attuale sono frutto di decenni di ricerche e molti decessi di biologi che per il loro far chiarezza,sono morti sul campo.Persone che ci consentono oggi di poter stare su un comodo divano a leggere un libro,dove poter leggere i particolari della specie che ci interessa.Perche un pischelletto qualsiasi senza ne arte e ne parte,tanto per vedere cosa succede, si prende il diritto di calpestare tutto questo?per poi spacciare il suo risultato come una nuova specie.
E' vero che queste ibridi hanno vita solo in acquario,quindi è impensabile un loro ritorno in natura, ma quanto questo loro vivere è completo?