Ciao Corrado,
metti senza alcun problema il mio Nick,o se preferisci anche il nominativo x esteso,nessunissimo problema
Tienimi al corrente di quando pubblicherai l'articolo,che se ve ne sarà modo mi piacerebbe poter intervenire.
X il tuo post,cerco di risponderti in toto(non sò quotare frase x frase)....
Allora...
I costi x la lavorazione dei prodotti di derivazione animale,risultano più elevati della mutazione o miglioramento genetico in sè.Il consumatore non spenderebbe 15€ x un litro di latte scremato...
Circa il "vostre" esigenze,mi riferisco alle esigenze dei consumatori in genere.X alimentarmi,spendo veramente tanto,e preferisco risparimare su altro.Mangio solo prodotti controllati(spesso aimè costosi),che produco o nei miei poderi,o compro da piccoli allevatori dimaese che hanno ad esempio la stalla con 3 manzette che pascolano x i prati tutto il giorno.Questo però ha un costo...Il prodotto nostrano lo paghi...paghi anche quello dove c'è stato l'intervento genetico,x dire...Potrei ampliare il discorso anche alla frutta...Non sò se hai presente la bolla del pesco...ecco,i prodotti x trattarla sono devastanti...Io preferisco mangiar pesche segnate,piccole e sformate.Ma vallo a spiegare al consumatore medio...vuole che costi tutto poco.
Ad esempio...x trattare le fruttifere,è necessario un patentino x utilizzare i prodotti.Io feci questo patentino in quanto Perito Agrario,ma molti,moltissimi agricoltori,non seguono questa prassi OBBLIGATORIA,e vendono prodotti pericolosi.Cosa,al giorno d'oggi più difficile nei centri di selezione,dove i controlli ed i disciplinari,sono ferrei.
Probabilmente Corrado,ai tempi dei nostri bisnonni era totalmente diverso...Non tutti,ma quasi avevano animali in casa,se ti occorreva qualcosa andavi dal contadino,non al centro commerciale.Oggi,la domanda è spaventosa,e non si può pensare di investire risorse elevate tenendo prezzi competitivi.
Con uno stipendio di 1.000€ al mese,sarebbero davvero pochi a permettersi di mangiar frutta,verdura e carne......
Noi(o meglio i colleghi,x mè è una passione,non un lavoro),si cerca di andare ad eradicare le porcherie fatte negli anni '50 e successivi,dove giravano molti soldi e non c'era una coscienza del benessere sia animale che umano.Ovviamente i furbi,ed i maligni ci sono tuttora,come ci son sempre stati,e sempre ci saranno.
Mi scrivi che il test alotano suscettibile è un puro businnes???SU quali basi concrete dici ciò???
Personalmente non ho mai visto una lira dei numerosi test che ho effettuato,e ne vedevano veramente poche anche i docenti che lavoravano con mè,ed in seguito i miei colleghi Periti.Mi ricordo che smettemmo appunto perchè ciò che arrivava dall'allevatore,non copriva le spese dei materiali,e del viaggio........
Magari si...gli allevatori ne traevano vantaggi economici,quello senz'altro............Ma chi ci ha messo impegno e studio x capire il perchè ed il percome delle cose,di soldi,stai certo che ne ha visti ben pochi.......
Parli di cosa devono o non devono fare i ricercatori...Ma sai quante spese ci sono x la ricerca???Hai idea di cosa possa costare un laboratorio d'analisi di 100mq???
Una semplicissima cappa UV usata x la micropropagazione vegetale(altro comparto genetico davvero affascinante di cui mi sono occupato),costava ai tempi,qualcosa come 120/150.000.000 di lire...
Mi è stato proposto,quando ancora studiavo presso Med.Veterinaria a Milano,di entrare a far parte di un gruppo di ricerca.......Purtroppo dovetti rinunciare,in quanto i 400€ al mese,ed un contratto a progetto,non mi permettevano di pagare il mutuo della casa.......Questa è la situazione della ricerca a Milano,e credo in tutta Italia...Chiedi a qualcuno che ha frequentato le facoltà di Medicina Vet.,di Agraria,o di Chimica...chiedi che belle "fabbriche di disoccupati che sono".............In più ci tocca remar contro a chi mosso da non sò quali interessi,fà pubblicità disinformatrici alla televisione dicendo che gli OGM sono sempre e solo da non considerare???Facessero trasmissioni specifiche,spiegando al consumatore cosa sono sti OGM,quali sono pericolosi,quali no,come leggere le etichette dei prodotti,cosa vogliono dire tutte le lettere e letterine che scrivono sulle confezioni,ecc............Quanta gente hai visto andare al supermercato e perdere 30 secondi della propria vita a cercare di capire cosa cavolo c'è dentro ciò che stà x comprare?????????
Cliccando qualsiasi sigla in rete,troverai un sacco di informazioni,è vero,ma vai a capire quali siano veritiere e quali propagandistiche................Un pò come le manifestazioni contro la guerra,dove scopriamo tutti di amare la pace,dato che in guerra ci sono gli USA........Vagli a spiegare ai manifestanti che al mondo ci sono quotidianamente centinaia di guerre,dai...............
Sono daccordo con tè,quando dici che chi commercializza x soli fattori economici,vada perseguito.Si parla di ciò che mangiamo,di ciò che il nostro corpo assimila.Non è una camicia dei cinesi,che al limite perde i bottoni dopo 3 giorni...E cmq ritorniamo al discorso di prima......i controlli,lo studio,ecc,hanno costi elevatissimi.
Poi,ascolta...indirettamente la colpa è del consumatore,ne son certo.Se il consumatore,anzichè comprarsi la tele piatta,il cellulare che fàle foto,e andare a ballare il sabato sera,mettesse da parte i soldi x la cura del corpo,e dell'alimentazione,non avrebbe problemi a spendere 2 lire in più x far la spesa,portando a casa prodotti sicuri e scientificamente sani.Certificazioni,studi e controlli,che costano un sacco,i cui guadagni non vedono gli studiosi,nè tantomeno i piccoli contadini...Chiedi ad un fornitore di lattuga,ad esempio del gruppo Auchan,cosa gli pagano l'insalata al quintale???
Chi ci guadagna...Lo studioso che evita si formino strane bestioline sull'insalata,il contadino,oppure il proprietario del supermercato???
Parli di polletto "old style",e dici che la roba "mia"???Mia??????????Non mi risulta tu sia mai stato a casa mia a vedere come tengo le mie galline,cosa mangiano e dove dormono.....Hanno qualcosa come 4 pertiche bergamasche di terreno ad indirizzo fruttifero,piantumato con prato stabile,e si nutrono unicamente di granaglie miste(la soia non la vedono neanche col lanternino),x cui....Ah...dimenticavo...le 30/50 uova al giorno,ed i polletti che di tanto in tanto macello,li REGALO ad amici e parenti.
Concludo Corrado,ponendoti una riflessione circa il comparto ornamentale,che viaggia spesso accanto a quello industriale.
Facciamo alcuni esempi...Nel settore avicolo,si è sviluppato molto,accostato al comparto industriale...I grossi centri di selezione,e gli allevamenti,a tempo perso,riportavano esperienze e struttire(sia x lo studio che x l'allevamento),sul comparto ornamentale...Così trovavi centri od allevamenti,dove in una piccola porzione ritagliata dalla struttura,allevavano animali a fini sportivi.
Idem con caprini,bovini e suini...Parte spesso tutto dal grosso,per la produzione di cibo umano.
Dico rimarrà di nicchia x l'acquariologia,ed in particolare x gli invertebrati,in quanto non vi sono centri di studio ed allevamento dei gamberetti...non vi sono macchinari e strutture x lo studio del genoma,crossing,ecc...studi che ammortizzerebbero i costi di gestione,se impiegati x l'alimentazione........Purtroppo,stà all'appassionato,9 volte su 10 senza mezzi e competenze adeguate,tentare varie esperienze.
Poi ovviamente c'è il "pesciaro" che lo fà unicamente x soldi,che frega unicamente la gente.
Questa gente però,dal mio punto di vista,non avrà vita facile...Ora la gente è più istruita,grazie ad internet c'è maggior informazione e passaparola.X cui se uno è un disgraziato non ci vuol molto a sputt@nare il suo operato.
Questo,è parte di ciò che penso e che ho avuto modo di vivere sulla mia pelle.Scusate non sia riuscito a quotare frase x frase.
Mi piace molto potermi confrontare con voi.Sarebbe bello poterne parlare di persona.
Giovanni