Ehi Ro io non penso proprio che si tratta di Flagellati!!!
Nel forum "Schede malattie dolce" c'è un topic che parla proprio dei flagellati,scritto da lele 32 che è veramente bravo,te lo riporto:
"FLAGELLATI
Descrizione del flagellato:
I flagellati vengono definiti protisti,cioe’ organismi unicellulari che posseggono un nucleo separato da citoplasma(Sostanza presente nelle cellule di tutti gli esseri viventi, procarioti ed eucarioti, contenuta all’interno della membrana plasmatica che delimita le cellule stesse).
In sostanze i flagellati sono parassiti molto piccoli che possono intaccare l’epidermide, l’intestino ,
organi interni e sangue dei pesci.
Flagellato intestinale:
il flagellato intestinale vive all’interno dei nostri pesci ed in molti casi nn reca alcun disturbo.
Tra questi pesci vi sono gli scalari che convivono solitamente in maniera armonica con questa parassita.mentre altri ,quali i discus ne possono essere gravente danneggiati fino al sopraggiungere della morte.I generi piu’ conosciuti di flagellati intestinali sono:;Hexamita,spironucleos, trichomonas e bodomonas.
L’examita colpisce l’intestino ma difficilmente ‘e presente negli acquari.,quella che solitamente viene definita examitasi e causata dallo spironucleos che presenta gli setssi sintomi dell’examita.
Anche la famigerata “malattia del buco” che colpisce i discus pare nn nessere causata da examita, ma uno dei repsonsabili pare essere proprio lo spironucleos,che intaccando cistifellea e sangue ha esito mortale.Difficilmente attacca i pesci marini.
Sintomi:un pesce affetto da flagellati intestinali puo’ presentare isolamento ,forte dimagrimento, in molti casi espelle feci bianche e mucillaginose ,puo’ presentare l’addome leggermente gonfio e la sua livrea scurisce.
Cause:le cause scatenati sono genralmente da ricercarsi in diete particolarmente povere di vitamine e’ monotone.In questa patologia pero’ bisogna tenere presente che molte specie ittiche nn sono affatto sensibili a questo parassita ,mentre per molte altre occorre prestare piu’ attenzione per la loro facilita’ nel contrarre questi disturbi.
Cure e prevenzione:per i flagellati del tipo bodomans,non ci sono cure .Il pesce muore.
Per quanto riguarda flagellati del tipo Hexamita,Sprionucleose e trichomonas le terapie da seguire sono :il flagyl contenente metrodinazzolo oppure metrodinazzolo allo stato pure in pastiglie da 250 gr,e prodotti per acquariofilia ,quali esha examita,spiroexol della jbl e altri
Posologia:
Flagyl:1 cpr su 35 litri di acquario in un'unica somministrazione lasciando agire per tre giorni.A termine terapia filtrare a carbone attivo per 24 ore e sostituzione del 30% di acqua.Medicinale reperibile in farmacia.
Metrodinazzolo:4 cps da 250 gr su 100 litri di acqua(o 1 gr di sostanza pura),per 5 giorni in un unica somministrazione con incremnto termico di circa tre gradi.Al terzo giorno sostituzione del 50% di acqua e ripristino della temperatura..Filtraggio attraverso carbone attivo per 24 ore e cambio parziale di acqua.Medicinale repribile in farmacia.
Emoflagellati:
Tra i piu’ conosciuti emoflagellati fanno parte cryptobia e trypanosoma.Gli emoflagellati colpiscono il sangue dei nostri pesci.Ad essere colpiti possono esserene sia i pesci di acqua dolce che quelli marini.La trasmissione di questo flagellato puo’ avvenire tramite irudinei dei pesci,ovvero prassiti che ne succhiano il sangue.Non essendo presenti in acquario tale patologia e’ difficilmente contaggiosa.Al contrario non lo e’ per i pesci di laghetto , pesci rossi e pesci catturati in natura per tanto occorre fare attenzione che non compaino sanguisughe mediante cibo vivo.
Sintomi:Un pesce afflitto da emoflagellati presenta una elevata pigrizia reazioni e riflessi molto ridotti.In molti casi i pesci nuotano a testa in giu’ e si girano.Il corpo del pesce smagrisce e le branchie sbiadiscono.
Cure: Un tentativo puo’ essere fatto con del blu di metilene puro per una settimana..
Posologia del blu di metilene:
soluzione di base:1 gr di blu di metilene per 1 litro di acqua
dose “a” :Di questa soluzione se ne usa 1 ml per 1 litro di acqua.Questa soluzione puio’ essere impiegata in acquario per 5 giorni ,filtrando con carbone per 36 ore si eliminano i resti del medicinale.
Dose “b”:di questa soluzione se ne usa 3 ml su 1 lòitro di acqua.terapia da eseguire esc lusivamente in acquario di quarantena per tre giorni.
Flagellati cutanei:
i flagellati cutanei sono parssiti che aggrediscono al pelle del pesce dannegiandola gravemente.Il piu’ conosciuto e :costia necratis .I flagellati cutanei possono sopravvivere solo sul pesce.
Costia necratis : Questo e’ un piccolo falgellato a forma di fagiolo.
Sintomi: un pesce affeto da costia presenta mucosa opaca,nei casi piu’ gravi presnta emoraggie cutanee e disfacimento della pelle,come fenomeno secondario possono comparire micosi.
Cause e rimedi:Questo flagellato e’ soprannominato “il parassita dei deboli”,per tanto pesci adulti , alimentati correttamente e che conducano una vita in un ambiente con una buona cura igenica sono esenti dal cotrarlo.
In ogni caso in presnza di questa patologia si puo’ intervenire portando al temperatura a 32 gradi °C ,poiche’ il parassita nn soprasvvive a temp superiori dei 30°C,contestualemnte nadrebbe attivato un areatore e somministrata una dose”a” di blu di metilene.
Anche il bactowert puo’ essere considerata una terapia valida poiche contiene acriflavina,sostanza che uccide i costia."
Come vedi tra i sintomi non c'è la respirazione accelerata!!!
A questo punto per cercare di capire cosa ha avuto la tua femmina consulta questa tabella:
http://www.adiabatico.it/mondopesci/...i/malattie.htm
Io sono più propenso per questa causa:
"Intossicazione da ammoniaca,
intossicazione da anidride carbonica, carenza di ossigeno,intossicazione da metalli."
Forse per errore è uscita più CO2 del previsto...
Che dici?