Discussione: problema riproduzione
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Vecchio 20-04-2009, 11:07   #2
cardisomacarnifex
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Eh eh eh figurati se non ci si aiuta fra biologi-ecologi!

Allora.... il fatto che la prima introduzione di uova sia andata a buon fine non significa nulla ai fini delle riproduzioni successive: possono essere intervenuti fattori successivi che bloccano la riproduzione delle rane, fattori magari "sfuggevoli".

ACQUA: un monitoraggio dei principali valori chimico-fisici della durata di almeno un anno a scadenze regolari (diciamo 2 volte al mese, tempo e soldi permettendo!) sarebbe auspicabile, aiuterebbe a realizzare un quadro completo del laghetto durante tutte le stagioni;

LUCE: effettivamente lo stato di insolazione dello stagno mi pare tutto sommato buono, le rane possono scegliere tra zone in ombra e zone al Sole, sia per loro stesse che per le uova. Mezza giornata di insolazione è molto buona, perchè troppa luce diretta innalzerebbe troppo la temperatura dell'acqua.

AGGIUNTA DI ACQUA: questa potrebbe essere una causa. Mi spiego meglio: in natura le aree di riproduzione delle rane verdi vanno incontro ad un progressivo e naturale prosciugamento durante i mesi estivi più caldi (giugno e luglio di solito). Questo fenomeno non danneggia le popolazioni, poichè in quei mesi la riproduzione si è già conclusa, ma è fondamentale per far si che il biotopo resti ottimale per le rane; infatti il prosciugamento anche totale elimina ogni anno potenziali predatori delle uova e dei girini (larve di insetti acquatici, pesci, ecc.), che non sono capaci di sopravvivere all'asciutto. A marzo, al momento della riproduzione, il corpo idrico si presenta quindi libero da concorrenti e predatori. Io non interverrei proprio in questo senso....

Altra osservazione: che tipo di acqua viene usata per il rabbocco? Di rubinetto, di osmosi, di fonte? E' molto importante saperlo, perchè certe falde idriche sotterranee possono contenere tracce di metalli pesanti o pesticidi, tossici per i giovani ma non per gli adulti.

PULIZIA: qui arriviamo ad un errore tipicamente umano, quello di voler tenere "puliti" gli ambienti naturali...Ma puliti da cosa? In natura la pulizia non esiste! Anzi, le piante e le alghe sono importantissime per gli equilibri biologici. Queste operazioni di potatura quando vengono effettuate (in che mesi dell'anno intendo)? Andrebbero fatte, se proprio si vuole, SOLO iin inverno, quando tutte le specie sono in "riposo biologico". Operazioni di "pulizia" grossolane e rozze possono essere uan causa.

PULIZIA DEL FONDO: stesso discorso di sopra. Va fatta solo in inverno, e la melma del fondo andrebbe tolta solo ogni 5-6 anni, limitandosi nel resto del tempo solo all'eliminazione delle foglie (che in realtà sarebbero un ottimo rifugio naturale per le specie, ma se proprio non piacciono...).

POTATURA DELLA VEGETAZIONE RIPARIA: ARIDAJE! Ma quando viene fatta 'sta benedetta potatura? Spero solo in inverno e nella tarda estate, altrimenti causa squilibri gravissimi. Innanzitutto la vegetazione riparia offre rifugio e protezione agli adulti delle rane, nonchè fresco e umidità; poi ombreggia parzialmente l'acqua, favorendo il mantenimento di temperature ottimali, ed è anche (i rami semisommersi) un ottimo rifugio per i girini.
I maschi delle rane hanno diversi repertori vocali; alcuni sono "canti territoriali" rivolti agli altri maschi, simili a grugniti, e vengono emessi ovunque in presenza di maschi troppo vicini tra loro. I veri canti nuziali sono più simili al classico gracidio (in realtà proprio delle raganelle e non delle rane verdi) e vengono emessi solo in zone particolari, chiamati "siti di esibizione", che risultano ottimali: ddevono essere esposti ma anche vicini ad un nascondiglio, altrimenti i maschi verrebbero subito predati da uccelli, volpi e serpenti, devono essere vicini all'acqua, devono essere ben distanziati l'uno dall'altro altrimenti i maschi si dedicano più a scacciare i rivali che a cantare. Tutti questi fattori sono assicurati da una equilibrata e naturale vegetazione riparia. Se questi qui arriano e potano la vegetazione nei momenti sbagliati, l'attività riproduttiva viene compromessa.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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