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            Originariamente inviata da hopemanu
            
        
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        la fase progettuale è una, la situazione reale è un'altra, la rottura di una trave non avviene con lo stesso carico progettuale, quel tipo di carico ha una sua tolleranza
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Direi che questa considerazione sia superflua (almeno per chi è del mestiere) e non tenga conto di tutto il discorso che è stato fatto. Non si sta dicendo che la trave X non resista ad un carico anche di parecchio superiore a quello di progetto. Si sta dicenco che:
1. Il progettista NON deve valutare ad occhio ciò che in teoria non resisterebbe ma in pratica resite: il progettista ha una normativa alla quale attenersi. nel momento in cui dovesse accadere qualche inconveniente, più o meno grave, il giudice non valuta se, per esperienza diffusa, il valore di calcolo differisce dal valore legittimamente auspicabile per quanto concerne la resistenza di un elemento strutturale. Il giudice legge ciò che hai calcolato e prende i necessari provvedimenti. Detto questo però, sfido chiunque a riportare in una relazione un risultato errato e glossare con "ma tanto comunque resiste"...
2. Si è parlato di ciò che di errato è stato detto al riguardo negli interventi precedenti e soprattutto del fatto che nessuno (compreso chi si firma come tecnico X) abbia menzionato i problemi relativi alle deformazioni in atto..e ripeto...DEFORMAZIONI, le quali vanno comunque considerate assieme alle questioni di resistenza. E ciò è tanto più vero quanto più ci discostiamo dal nuovo per operare sull'esistente.