Adesso non ho più i dati sottomano.... ho fatto degli studi a riguardo nel '93

, quando dei semideficienti sostenevano di aver trovato cave romane a Piona, lago di Como, a 40 metri di profondità; bon, nel casino che ne è venuto fuori e non sto a spiegare, ho fatto due anni di indagini sub e di laboratorio col supporto di amici, dei tecnici dello STAS (Ministero beni culturali, archeosub), dell'Università di Milano e dei Carabinieri Sommozzatori N.O. GE-Voltri. Ne è venuto fuori che le "cave" e le tracce di lavorazione erano in realtà tracce di carsismo, quindi
corrosione chimica e non erosione meccanica, prodotto dall'acqua del lago. Dalle analisi è risultato che sia con l'abbassamento della temperatura sia con la moria del fitoplancton estivo l'acqua assume un pH leggermente acido (valori comunque sopra il 6) e diviene aggressiva nei confronti del marmo (noto in lombardia come marmo di Musso, le colonne del duomo di Como per intenderci, quindi bello tosto). Chiaramente in un'acqua salata il fenomeno è meno rapido; inoltre a pH 6.3 l'aragonite va via che è un piacere, mentre una calcite ben ricristallizzata è assai più resistente, però posso assicurarti che è già nel campo della dissoluzione, soprattutto alle "alte temperature" (24

°C per questi fenomeni in natura sono già molti). Quanto sia efficace ai fini della vasca non te lo so dire, perchè la cosa è funzione del pH, della temperatura, dei tamponi presenti, della velocità di flusso e della rimozione della patina di residuo (un minimo residuo qualunque carobonato lo lascia); però mi sembra di capire che Donatello si trovi bene. Io posso solo aggiungere che ci sono marmi con un certo contenuto di magnesio, e questo li rende più resistenti ancora: ad esempio con HCl al 5% un calcare "frigge" benissimo, una dolomia (carbonato doppio di calcio e magnesio) no, per avere lo stesso effetto serve HCl al 16%. In natura il passaggio tra calcare e dolomia può essere assolutamente graduale e continuo, anche all'interno dello stesso strato, anche all'interno dello stesso campione messo sotto al microscopio; un calcare anche solo leggermente dolomitico avrà quindi più difficoltà a sciogliersi; un Carrara è perfetto, non ti dà il magnesio
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ma si scioglie più facilmente perchè è calcitico puro. Comunque se trovi graniglie di marmi diversi tieni presente che:
-il colore deve essere bianco puro o leggermente crema, chiaro e omogeneo (osservalo sempre bagnato , male che vada la sputazza come facciamo noi geologi in giro per le montagne)
-non devono esserci granuli di pirite (solfuro di ferro); in realtà con l'acqua potrebbe generarsi acido solforico e quindi accelerare il reattore, ma non so quanto sia bene questo
- non deve avere colore rosato (presenza di rodocrosite, carbonato di RAME)
-non deve avere venature nere, dispersione di cristallini suri o colorati di sorta, lamelle argentee lucenti (miche, rilasciano facilmente alluminio)
Quindi alla prossima gita a Massa potresti fare un esperimento, lascia stare i prodotti USA
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, meglio roba D.O.C.
ciao
Stefano