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Vecchio 09-04-2009, 18:15   #9
Jo76
Guppy
 
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ilVanni, vesperio,
grazie degli interventi , entrambi utili per approfondire quanto più possibile l'argomento...
ilVanni,
nello specifico , non mi interessa il metodo walstad in toto; voglio dire che non mi interessava in questo momento argomentare sul fondo di terriccio da giardino , piuttosto che il posizionamento della vasca di fronte ad una finestra per farle prendere luce solare , del mantenere le piante in vaso per prevenire l'allelopatia , tutte tecniche proprie del metodo walstad.
A me interessa capire se , in una vasca con una corretta proporzione tra la biomassa vegetale e quella animale (il tutto sbilanciato verso la prima) , i cambi parziali TROPPO RAVVICINATI (scusate il maiuscolo , ma era solo per non rischiare di venire frainteso... ) , possano essere più dannosi che utili...
E questo , anche in una vasca che possiamo definire High Tech , anche se , torno a ripetere , nello specifico non credo che necessariamente ci debba essere l'equivalenza High tech= cambi frequenti...
Tra l'altro , mentre questa discussione si arricchisce di nuovi elementi di valutazione , mi sono ripreso a leggere un libro che si intitola "Le malattie dei pesci d'acquario" , di Massimo Millefanti (specialista in patologie di animali esotici).
Al fondo del libro , l'autore fornisce quelle che , a suo dire , sono le corrette operazioni da effettuare per manutenzionare correttamente l'acquario;
riporto due righe , a mio avviso significative:
"INTERVENTI MENSILI
.....
.....
- controllo del livello dell'acqua , aggiungendone se necessario per compensare l'evaporazione.Naturalmente si farà attenzione che l'acqua aggiunta abbia caratteristiche compatibili con quella già presente in vasca; .......Solo nel caso in cui si fossero accertati gravi squilibri , sarà necessaria la sostituzione parziale dell'acqua , che interesserà circa il 20% del volume totale e dovrà essere effettuata con gradualità e cautela." pag.163 ed. DeVecchi.

Riccolegandomi anche all'interessante contributo di vesperio, (quel link che hai postato , merita come minimo di essere ben evidenziato... ) , e alle esperienze PRATICHE , che si sperimentano in vasca , sembrerebbe proprio che non sia necessario ravvicinare troppo i cambi per la salute dei pesci...
Cosa ne pensate?
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