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Vecchio 15-03-2009, 16:18   #1
Tarlo
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Vermocane - Amphinomidae

Ho aperto lo stesso topic anche su Reef Italia!!
Il soggetto di cui allego la foto era lungo circa 30 cm ed era intento a nutrirsi all'interno della bocca di uno pseudoanthias squamipinnis morto da poco!
Il vermocane è un polichete detritivoro, considerato innocuo se le sue dimensioni rimangono contenute!
Ma leggete la traduzione da questo sito (www.reefs.org):
Amphinomidae
E’ questa la famiglia di policheti, cui corrisponde il brutto nome di “vermi setola”. A parte il fatto che si tratta di voraci predatori, alcuni in grado di ingerire e digerire i tessuti di interi rami di Acropora, appartengo a questa famiglia i temuti "vermi fuoco" (Hermodice carrunculata e Eurythoe complanata).
Questi vermi color arancio brillante e con una fila di setole bianche disposte su ogni lato del corpo, hanno (ingiustamente) trasmesso al resto dei loro parenti la loro cattiva reputazione. Nonostante il colore rosso-arancione che li contraddistingue, il nome di “vermi fuoco” deriva dall'azione della tossina iniettata attraverso le sottili setole cave (setole-ago, descritte dettagliatamente nella Parte 6, introduzione al Philum Anellida e nella Parte 7, il primo articolo completo sugli Anellidi).
Così se avrete mai la sfortuna di toccare per errore uno di questi vermi, certamente ricorderete la persistente sensazione dolorosa, dopo aver cercato di rimuovere tutte le fragili, simil-vetro, setole dalle vostre dita. Una volta penetrata, la setola causa infiammazione, irritazione, prurito e intorpidimento (di solito provocati dalla tossina contenuta in esse, ma anche dall’infezione).
Nel loro libro del 1980, Morris, Abbot e Haderlie riportano che alcune sfortunate persone erano arrivate a chiedere l'amputazione delle dita a seguito dell’incontro ravvicinato con alcune specie di vermi fuoco. A complicare la cosa, la fragilità delle setole ne rende molto difficile la rimozione ed il tentativo di effettuarlo con una pinzetta provoca facilmente la rottura (generalmente al di sotto del livello della pelle) ed il peggioramento dell’irritazione.
Pertanto, se scoprite un polychaete nel vostro acquario che assomiglia ad un bruco “Wooly-bear” – “orso lanoso” (come le due specie di vermi in foto), non toccatelo con le mani nude!
Un paio nuovo di guanti in gomma per piatti (non utilizzate un paio usati sui quali potrebbero essere rimasti residui di sapone!) è tutto quello di cui avete bisogno per proteggervi da una dolorosa e potenzialmente pericolosa lesione. (Allo stesso tempo, non ho ancora sentito parlare di nessuno che sia stato ricoverato per lesioni da un “verme fuoco” proveniente da un acquario, mentre subacquei e snorkelers spesso soffrono di incontri con Hermodice carunculata e Chloeia viridis).
Continua…
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