Come ho scritto in un altro topic:
Il ballast è una induttanza, ovvero l'avvolgimento di un filo conduttore intorno ad un nucleo di materiale magnetico.
Un neon non può essere collegato direttamente alla rete elettrica, poiché l'alimentazione deve avvenire in corrente costante. Per questo si pone in serie alla lampada un dispositivo in grado di limitare la corrente, solitamente una induttanza, chiamata comunemente reattore.
La tensione di rete non è sufficiente per innescare la scarica. Per questo lo starter alimenta i filamenti per breve tempo fino all'innesco della scarica. I filamenti emettono elettroni avviando la ionizzazione del gas. L'apertura del circuito causata dallo starter provoca, per effetto dell'autoinduzione sul reattore, una sovratensione che favorisce ulteriormente l'innesco.
Un approccio alternativo consiste nel fornire al tubo una tensione elevata a migliaia di volt da un trasformatore. Si elimina la necessità di riscaldare i filamenti e si possono alimentare tubi molto lunghi.
Sono molto diffusi alimentatori elettronici per tubi fluorescenti, che applicano al tubo una corrente alternata ad alta frequenza, eliminando la necessità di reattore e starter. Le lampade così alimentate hanno un rendimento migliore e non presentano il fastidioso lampeggiamento a 50 hertz tipico delle lampade ad alimentazione tradizionale.
|