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Vecchio 13-02-2009, 16:16   #11
MonstruM
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Oz, prima di leggere tutto ti vorrei chiarire che io, fino a prova contraria, non sono un moderatore di questo forum 8ne di nessun altro, se è per questo).sebyorof, a meno che non mi è stato ancora comunicato!

mi riservo di editare questo messaggio per rispondere sul tuo intervento.

-EDIT- Letto tutto. Come hai riportato i fatti , cosa che potevi far dall'inizio portando le tue conoscenze e non la sterilità, sono gli stessi che sapevo e avevo letto.
Se rileggi il mio intervento esso era intento a criticare le debolezze che il Vaticano ha in termini di politica estera rispetto alla politica interna. Per questo era ovviamente plausibile e preventivabile che il capo di stato della Germania, paese dove il negazionismo è crimine, possa essere stato colpito dalla decisione della revoca della scomunica ad un membro della Fraternità Sacerdotale San Pio (se non sbaglio è questo il nome corretto), ovvero il vescovo Richard Williamson, il quale sappiamo tutti benissimo quali atti ha pubblicamente negato della loro esistenza. Ciò che si critica non è la revoca della scomunica in se per se, come del resto tu giustamente ricordi non vale a dire una riammissione nella comunità cattolica, ma l'apertura della Chiesa ad un dialogo con una comunità che annovera tra di essi dei negazionisti. Dico questo visto che nella stessa comunità egli non è il solo che ha avuto affermazioni in tal senso, più o meno velate, ma è accomunato da vari altri membri.
Inoltre tengo a citare una frase di Federico Lombardi che asserisce testualmente "Chi nega il fatto della Shoah non sa nulla nè del mistero di Dio nè della croce di Cristo. Tanto più è grave, quindi, se la negazione viene dalla bocca di un sacerdote o di un vescovo, cioè di un ministro cristiano, sia unito o no con la Chiesa cattolica".

A questo pensiero io mi associo considerando terribile ciò che è successo durante il periodo nazista e ciò è successo dopo in termini di antisemitismo e di negazionismo. Inoltre essendo amico di ragazzi e ragazze tedesche posso dire quanto per loro sia un'angoscia e una vergogna vivere con questo passato (e quanto lo sia poco per noi italiani, ma questo è un pensiero personale) e quanto la Germania sia attenta su questo tema e quanto sia preoccupata dalla emergente realtà neonazista interna ed esterna.
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