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Vecchio 18-12-2008, 06:10   #9
edvitto
Ciclide
 
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vasca B, cioè se intendi un filtro a zainetto senza supporto per il biologico o con i cannolicchi.
Intendevo con tutto il suo bel supporto biologico; è una prova per dimostrare una volta di più che non serve ed è persino dannoso...

Sulla questione batterica, premetto un piccolo ampliamento; i batteri autotrofi producono le proprie molecole organiche senza impiego di fonti energetiche o molecole organiche. In questo senso i batteri che compiono la fotosintesi (come i nostri amati ciano...) utilizzano la CO2 e la luce solare per compiere la fotosintesi e procurarsi l'energia necessaria ai processi biologici: si tratta di batteri fototrofici; la maggior parte dei batteri autotrofi è in realtà fototrofa.

Nel caso dei batteri coinvolti nel ciclo dell'azoto, si tratta di batteri chemiotrofi, ovvero che recuperano l'energia necessaria ai processi biologici mediante reazioni chimiche tra molecole inorganiche, e nella fattispecie mediante l'ossidazione o la riduzione dei composti azotati.

Nel caso dei batteri eterotrofi, essi abbisognano di fonti energetiche e di molecole organiche già sintetizzate da altri organismi autotrofi; da qui il già citato fabbisogno di carbonio, ma anche di azoto e di fosforo organici.

L'importanza della stimolazione alla crescita della flora batterica eterotrofa risiede a mio avviso in due principali aspetti:
1) la maggior parte di fosfati e composti azotati in acqua marina è di origine organica, e non è rilevato dai comuni test commerciali, che rilevano solo le forme inorganiche dei composti (ecco perchè in campo professionale si fanno i test dell'azoto e del fosforo "totali"; noi misuriamo solo N e P minerali). Ecco perchè spesso leggiamo valori nulli ma vasche a puttane... nel caso dei fosfati organici, questi non vengono rimossi agevolmente nemmeno dalle resine speciali, e sono pertanto una bella rogna; le soluzioni sono tre: schiumazione, cambi d'acqua frequenti ed abbondanti, e sviluppo della flora batterica.
2) la maggior parte dei coralli si nutre tra l'altro di batterioplancton: la presenza in acqua di batteri vivi è pertanto un grande stimolo alla crescita dei coralli. Ho letto di recente che il successo di metodi a stimolazione batterica quali Zeovit o Xaqua risiede più che nel controllo dei composti azotati e del fosforo, proprio nella migliore alimentazione dei coralli.

Chiaramente, lo sviluppo di questa biomassa in sospensione mette il sistema a rischio di collasso, soprattutto in assenza di una efficace schiumazione che rimuova i batteri prima che muoiano...

Mi scuso perquesta digressione che mi ha portato anche temo un poco OT, ma mi parevano precisazioni necessarie, soprattutto a chi pretende di usare Zeovit, o il metodo Vodka o altro nei nano senza schiumazione; a parte il fatto che poi magari funziona lo stesso perchè si fanno cambi parziali più radicali e frequenti che abbattono la biomassa senza ricorrere alla schiumazione.

Anzi, potrebbe essere interessante; come prima forse suggerivi potresti adoprare a tal fine la vasca A... batteri senza skimmer... e la vasca E, batteri con skimmer...

Teniamo presente che per avere dei primi confronti da questo esperimento non ci servono mille repliche. I dati che andiamo ad analizzare sono più che altro qualitativi e comunque è normale che in un progetto anche scientifico di controllare 3-4 variabili insieme sperimentando solo acune e non tutte le diverse combinazioni ...
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