Pesce pagliaccio
Registrato: Apr 2007
Città: Brescia
Acquariofilo: Dolce/Marino
N° Acquari: uno solo, ma ignorante!
Età : 52

Messaggi: 64.825
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Mentioned: 96 Post(s)
Annunci Mercatino: 0
|
Allego questa citazione (da www.acquariofiliaemicroscopia.it - di Maurizio Gazzaniga - "la nutrizione minerale delle piante d'acquario"), che sicuramente vi sarà utile
Il fosforo, contenuto nelle piante in concentrazioni dell’ordine dello 0,1-0,5% della sostanza secca, è il secondo macronutriente di cui ci andremo ad occupare. Con la sua presenza od assenza, è in grado di condizionare pesantemente lo sviluppo degli organismi, e dunque anche quello delle piante in qualunque acquario d’acqua dolce. Quando comodamente seduti davanti ad una vasca, osserviamo ad esempio un pesce espellere delle feci od indugiamo con lo sguardo sui detriti organici che si accumulano sul fondo, possiamo essere certi che da questi si stia andando ad originare fosforo di natura organica. Questo può essere costituito da acidi nucleici, nucleotidi, fosfolipidi, fosfoproteine, etc.; cioè da forme non sfruttabili dalle piante. Se il fosforo rimanesse così strutturato queste potrebbero venirsi a trovare nelle ipotetiche condizioni di chi, circondato da un’abbondanza di scatolette di cibo, non possedesse nulla con cui aprirle finendo col morire di fame. Nel mentre, alghe e cianobatteri, capaci di aprire quelle scatolette, inizierebbero a prendere il sopravvento. Perché quel fosforo possa rendersi disponibile all’assorbimento anche da parte delle piante, occorre che le specie chimiche in cui è contenuto subiscano un processo di mineralizzazione ovvero ed in genere, un idrolisi catalizzata da fosfatasi di origine batterica.
Le piante, infatti, assorbono fosforo come anioni dell’acido ortofosforico (H3PO4) che come tali vengono traslocati nelle loro parti epigee. A secondo del pH presente, in vasca, dovremo registrare la presenza di concentrazioni differenti di acido indissociato e dei suoi ioni. L’acido fosforico, infatti, è un acido mediamente forte nella sua prima dissociazione, debole nella seconda e debolissimo nella terza. A pH neutro, ad esempio, avremo una netta prevalenza di ioni HPO4—(67%) con circa un 33% di ioni H2PO4-.
Nelle piante i principali organi deputati all’assorbimento del fosforo sono le radici. Queste sono in grado di modificare le loro funzioni e la loro struttura a livello cellulare di modo da potersi procurare questo prezioso elemento il più efficacemente possibile. Poiché questo in esse è contenuto spesso nell’ordine di frazioni di parte per milione, se ne deduce chiaramente che si tratta anche in questo caso di un trasporto attivo. E’ di fondamentale importanza, affinché, nella pianta si possano raggiungere concentrazioni elevate che l’assorbimento possa procedere piuttosto rapidamente.Questo lo possiamo ottenere inizialmente prestando particolare attenzione nell’allestimento del fondo che, a tal fine, dev’essere costituito da materiale atto a favorire l’insediamento batterico come certe argille e ghiaietto con una granulometria non inferiore ai 3-4 mm per uno spessore complessivo non eccedente i 6 cm.
La mineralizzazione delle sostanze organiche in decomposizione in un simile fondo è in grado di fornire una sufficiente quantità di fosforo alle piante che lo possono rapidamente ed efficacemente assorbire attraverso l’apparato radicale. Teniamo però presente che in acquari con una forte illuminazione (circa 1 watt/l) ed abbondante presenza di CO2 (25 – 30 mg/l) può avvertirsi la necessità di una regolare aggiunta di P nella colonna d’acqua per sopperire alla grossa domanda di questo elemento da parte delle piante presenti. In queste circostanza, infatti, può anche capitare di assistere a consumi giornalieri dell’ordine di 0,25 mg/l ed oltre.
Dato che per un appassionato può risultare difficile dedurre quale sia l’effettiva disponibilità di fosforo all’interno di una propria vasca, come regola generale, non si può che consigliare di ridurre ai minimi termini la presenza di pesci, chiamandoli a giocare un ruolo molto più marginale di quello a cui siamo abituati.
__________________
Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
|