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Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
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Qui si discute della conduzione di una vasca con le seguenti caratteristiche vincolanti:
- ph inferiore a 6
- conducibilità inferiore a 200 uS/cm
- temperatura fra 27 e 30° C
Queste poche ma tassative restrizioni condizionano PESANTEMENTE il livello di popolazione delle vasche, la loro capacità di sostentare una flora batterica abbondante, la loro capacità di accogliere piante.
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Ok, rimbocchiamoci le maniche
Abbiamo per le mani una vasca calda, acida ed oligominerale.
Da quel che ho letto,
il tasso di saturazione dell'ossigeno in queste condizioni è molto basso, quindi ecco un altro elemento da tenere in debita considerazione.
Stiamo creando un habitat difficile per i batteri che nelle altre vasche prosperano. Non sono un biologo, quindi esprimo semplicemente il ragionamento che ho fatto: abbiamo colonie striminzite di batteri aerobi, che consumano molto ossigeno, e per di più l'alta temperatura accelera il loro metabolismo.
Insomma, mi immagino batteri piuttosto "spompati", passatemi il termine.
In queste condizioni, siamo obbligati a mantenere basso il tasso di nutrienti; in altre parole, pochi pesci.
Non possiamo fornire loro poco cibo: il loro metabolismo è accelerato dalla temperatura; di conseguenza abbiamo un problema.
Inquinamento.
Tutto questo giro mentale

mi porta ad una conclusione (a cui si era già arrivati, scusate se come al solito al posto dell'autostrada preferisco una mulattiera fangosa

):
siamo costretti a mantenere un cambio d'acqua praticamente costante
Il filtro non credo serva sovradimensionato, anzi...
L'importante è che la vasca in questione abbia una continua evacuazione dei nutrienti.
Riflettiamo insieme su questo concetto, prima di proseguire
PS Naturalmente se ho prodotto uno tsunami di ca***te, affogatemi in una vasca color tea (non la mia...

)