Sandro non nascondo che il tuo post è per me una piacevolissima sorpresa,in quanto con il topic di la sono arrivato ad un punto in cui necessito un confronto con l'ambiente marino,per capire determinate cose.In modo che una volta apprese possa riportarle nell'ambiente dolce come una specie di valore aggiunto,in un discorso che riguarda un parametro molto trascurato.
Nel tuo caso specifico la spiegazione data da scriptors ci sta tutta, tranne che nella sua parte conclusiva,dove credo che l'errore sia più per una svista che altro.Infatti,come evidenziato dai grafici, all'alzarsi del ph corrisponde un conseguente abbassamento del valore redox.
Se posso Sandro vorrei usare la tua conoscenza (e di coloro che intenderanno partecipare al topic) per fugare/confermare alcuni mie dubbi.
Da quello che ho capito nel marino avete un valore di riferimento per il redox che se non errò è compreso tra i 350 e i 450 mv,questo indica un corretto andamento del sistema vasca,che interessa in modo particolare il lavoro della flora batterica, è giusto??
Ora ho ben compreso quello che significa,ed eventualmente come operare, un valore più basso di quello indicato.Ma in caso di un eccesso,come ci si comporta??
Nel dolce ho potuto vedere che un ambiente fortemente ossidoriducente,ottenuto con somministrazione di perossido d'idrogeno(12%-

volumi) porta a chelare molti elementi,al punto tale che perry cox(persona molto preparata in chimica che dispone di un laboratorio per test) ha potuto constatare che il perossido potrebbe essere usato al posto di un biocondizionatore(unico elemento che non è riuscito a chelare è stato il cromo).
Se qualcuno fosse interessato a leggere quello che si sta facendo nel dolce,metto il link della discussione
http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=183799 è molto lunga,quindi se non si hanno almeno un paio di ore a disposizione e meglio evitare di cliccare,ma,parere personale, di info ce ne sono molte.