La felce di Giava (
Microsorum pteropus) è tra le piante d'acqua dolce che meglio riesce ad adattarsi alle condizioni salmastre. Nonostante questo, come ha sottolineato
cardisomacarnifex, oltre una certa soglia di salinità (variabile in misura minore anche in relazione ad altri parametri), anche la felce di Giava non è capace di sopravvivere.
Prudenzialmente si fissa questo limite a 1.005 che, stando a quanto sostiene Neal Monks, rappresenta un po' il "punto di rottura" tra il debolmente salmastro e il francamente salmastro. Oltre tale limite, sostiene sempre Monks, anche la composizione batterica dei filtri ne risente, dando inizio ad un turn-over che selezionerebbe ceppi resistenti alla nuove condizioni di salinità.
Ad ogni modo, per taluni acquariofili, la felce di Giava (così come anche il muschio di Giava) riesce a crescere e a sopravvivere oltre la fatidica soglia del 1.005. In proposito, questo pinned post è molto interessante:
http://www.fishforums.net/index.php?...owtopic=143235