Abracadabra, la CGIL non ha firmato.
La sua politica è chiara: siccome non rappresentano nessuno, ma sono il sindacato italiano più in vista ed importante (e l'unico che non fa accordi sottobanco, soprattutto da quando c'è Epifani), devono dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Cerca in sostanza di spuntare le migliori condizioni possibili, senza però rinunciare, perchè tanto non lo possono fare. Insomma: si sono accodati agli autonomi. Quello che fanno questi, fanno anche loro.
Sulla situazione dei piloti Alitalia, occorre precisare. Hanno sicuramente una serie di privilegi, alcuni eccessivi, ma certo non sono quelli i problemi della compagnia.
Ben venga l'eliminazione di questi privilegi, figurati.
E' però divertente, se non comico, vedere questo manipoli di tecnici insostituibili nel breve periodo (senza piloti gli aerei non volano), da sempre politicizzati (molti iscritti in AN, alcuni con cariche - un po' come i tassinari romani), da sempre amici dei poteri forti di Alitalia (alcuni sono stati seduti ai massimi vertici, uno era addirittura il proprietario della società che gestiva Skymaster), che ora non sentono ragioni e mandano a cagare i loro amici al Governo.
Sia chiaro, ai piloti (intesi come categoria) dell'Alitalia non frega niente, ed in particolare non frega niente della sorte degli altri dipendenti. Hanno anche provato a vendere i colleghi, per tutelare la loro categoria.
E' che non ci stanno, ed ora mordono la mano del padrone. Bellissimo
Per il bene dei dipendenti, di tutti i dipendenti, e soprattutto delle nostre tasche, è ovviamente una buona notizia il ritiro della Cai.
Chi darebbe i propri risparmi ad un club di pregiudicati? Chi accetterebbe di pagare più tasse per far dividere il gruzzolo ad una banda di personaggi inquietanti?
Dico, ma li avete visti chi sono? Ma la conoscete la loro storia, o volete che ve la racconto?
A presto