|
Originariamente inviata da Alessandro Falco
|
su suddette specie bisogna sempre richiedere il cites o basta accertarsi dell avvenuta registrazione?
|
L'appassionato scrupoloso pretende dal negoziante un documento in cui si dichiari che l'animale acquistato è in regola con la normativa cites, e che indichi il numero del certificato.
L'appassionato meno scrupoloso pretende dal negoziante lo scontrino fiscale che indichi il nome della specie (o almeno del genere). Lo scontrino infatti costituisce prova dell'acquisto presso un determinato negozio, e ad un eventuale controllo può e deve bastare, visto che in Italia non esiste una norma che imponga l'obbligo all'acquirente di farsi consegnare una specifica documentazione (che se però si ottiene può evitare una serie di problemi con addetti magari cavillosi e spesso ignoranti)
L'appassionato poco scrupoloso se ne frega, compra e porta a casa.
L'appassionato disonesto acquista consapevolmente animali di importazione illegale.
Il delinquente chiede al negoziante di procurargli animali vietati, per poi comprarli e magari rivenderli.
Quanto sopra vale per tutti i coralli duri, comprese le roccie vive e, come ho scritto prima, anche per i cavallucci marini specie Kuda che provengono da alcuni specifici paesi.
A presto