Quest'estate in montagna, il giorno prima di ripartire per Roma, durante una bella passeggiata ho addocchiato una pozza d'acqua che si stava prosciugndo con dentro alcuni girini di rospo senza ancora nessun accenno di zampe.
Convinto che da li ad un giorno o due la pozza si sarebbe prosciugata, pur consapevole si tratti di animali protetti li ho presi con me .
Li ho portati a casa e per farla breve li ho fatti metamorfosare in piccoli rospetti , li ho alimentati con drosofile e micro cavallette e ora stanno crescendo.
Ora sorge il dilemma, liberarli in natura ? ma sebbene presenti in tutta Italia è anche vero che il ceppo che ho prelevato proviene da un'altra zona e liberarli potrebbe significare un disastro ambientale.
Tenerli in attesa di riportarli in montagna dove li ho trovati ? (ma li ormai è quasi autunno, aspettare l'anno prossimo) ?
Tentare di "regolarizzare" la loro situazione richiedendo un certificato di qualche tipo ? (Il trattato di Berna incombe)
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