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Originariamente inviata da Federico Rosa
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condormannaro, perchè dici che non ho capito la battuta sulla ciotola di riso, forse non sembrava ma ti ho risposto con una battuta pure io...
Nessuna etichetta per carità, solo che se da una parte c'è chi dice per esperienza diretta (che conosco solo tu in realtà) la Cina è visitabile liberamente dall'altra c'è chi dice l'esatto contrario (tra cui mia sorella)...in questa ottica, conforme a quanto ho scritto sopra riguardo al modo in cui ci formiamo opinioni indirette, tendo a credere a persone a me più care e da me perciò ritenute più affidabili. Non dico che stai dicendo fesserie (anzi magari sono solo esperienze diverse) ma semplicemente che fa parte del mio processo elaborativo dare un peso maggiore a quello che asserisce mia sorella rispettoa a te.
Le intepretazioni di un singolo individuo su un argomento così vasto alla fin fine portano (a causa anche della superficialità con cui siamo invitati giustamente a manifestarle su questo forum) a un semplice e banale Cina si, Cina no, Cina non mi frega niente. Tutto qua...se vuoi però degli esempi su posti "sconsigliati" in cui io invece ti porterei ad occhi chiusi potrei annoverare diversi paesi islamici in cui mi reco ogni anno per lavoro...su una cosa concordo.....
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Quote:
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a volte capita che queste interpretazioni siano divergenti rispetto a quelle di simile provenienza
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appunto ma solo a volte...per il resto nessun problema ci mancherebbe anche. Saluti
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E' più che comprensibile che fra uno sconosciuto e tua sorella, tu creda a tua sorella. Ci mancherebbe.
Mi piacerebbe tuttavia sapere, nel dettaglio, quali sono i posti che sono "non visitabili" in Cina. Mi riferisco alle località o ai siti che tua sorella avrebbe voluto visitare, e che non ha potuto perchè gli è stato impedito.
Come dicevo, viaggio da tanti anni come coordinatore di Avventure nel Mondo, un'associazione che anche qui alcuni conoscono.
Dai documenti che all'epoca del viaggio mi vennero consegnati, dalle relazioni dei precedenti viaggi e dall'ambasciata italiana a Pechino, non sono venuto a conoscenza di alcuna zona interdetta.
L'unica eccezione, notissima, è proprio il Tibet, per visitare il quale occorre uno speciale visto (facilmente ottenibile fino a qualche mese fa - ora meno, per ovvi motivi).
Se vorrai segnalarmi le zone cui si riferiva tua sorella, te ne sarei particolarmente grato perchè potrei, previa verifica, segnalarle alla mia associazione per l'aggiornamento dei documenti destinati agli altri capogruppo.
In Cina ho percorso circa 15000 km con vari mezzi. E' quindi chiaro che, pur non essendo pochi, non ho potuto vedere tutta la Cina. Non ho visitato la Manciuria, non ho visitato la zona al confine con la Mongolia, non ho visitato lo Yunnan nè il Tibet.
Tanto premesso, ho visto poca polizia e pochi militari.
Sono stato fermato una sola volta dalla polizia in una cittadina vicino Shangai: Suzhou.
Ero in bicicletta a torso nudo, e l'agente, dopo avermi fermato, mi ha fatto capire che mi dovevo rimettere la camicia.
Non è molto elastico, ma succede anche a Capri e in Piazza S.Pietro a due passi da casa mia.
Per quanto riguarda i paesi islamici, non posso che concordare con te sul fatto che in moltissimi di essi si gira e vive benissimo. Sia per diletto che per lavoro (anni fa lavoravo per l'Alitalia) ne ho visitati molti ed ho avuto la tua stessa impressione.
Va detto, per essere sinceri, che per le donne non vale lo stesso discorso, il che rende ai miei occhi i paesi islamici come dei paesi comunque arretrati e a cui necessita fare un salto in avanti per uscire dal medioevo culturale in cui si trovano.
Dubito che per loro sarà facile riuscirci, perlomeno fin quando la religione sarà così presente nella loro cultura (noi abbiamo lo stesso problema, seppur in misura minore) e fino a che altri paesi toglieranno loro la libertà o opprimendoli militarmente o appoggiando gli improbabili ras tanto scaltri da non mettersi contro gli interessi petroliferi dei paesi che contano.
A presto