NO3, PO4 questi sconosciuti....
purtroppo devo dirti che si tratta di un terno al lotto, anche perchè ben sai che sarebbe importante disporre di un prodotto a lentissima cessione, visto che le piante per usarli devono mettere in atto un processo chimico che, rilasciando alcuni ioni, permette loro di disporre e metabolizzare tali nutrienti.
In natura non c'è problema, si sotterra un bel pò di stallatico nel periodo indicato favorevole per la pianta da trattare e la cosa finisce lì...in acqua è ben diverso, ed io sono convinto che anche le piante costrette in ambiente artificiale facciano scattare dei meccanismi metabolici magari legati al fotoperiodo o alla temperatura dell'acqua, non escludo che anch'esse leghino buona parte del loro metabolismo ad un altro fenomeno spesso sottovalutato, ossia la pressione atmosferica, sappiamo un pò tutti che in presenza di bassa pressione i pesci pensano che inizi la stagione delle piogge, quindi abbondanza...quindi vanno in fregola....
però entriamo nel territorio dei sè e dei mah....
è per questo che penso che i buchi siano dovuti non ad una tua cattiva gestione (so bene che sei a buoni livelli....scrivo poco ma leggo tutto)ma bensì a qualche fattore che può essere ipotizzato ma non scientificamente provato.
Discorso fertilizzanti a lenta cessione, io sono di un'idea chiara ed inequivocabile, molto approssimativa ma almeno per me efficace:
buttare di tutto, basta che si faccia con raziocinio (quindi il controllo di nitrati e fosfati è fondamentale) con la giusta frequenza e la necessaria moderazione..... scusa se resto evasivo, ma purtroppo a tutt'oggi non dispongo di ulteriori conferme circa la fertilizzazione solida per acquari, argomento ancora oscuro.
Del resto con le pasticche da due soldi, ma messe nel momento adatto, riesco ad ottenere buoni risultati.
Dispongo di alcuni appunti che posso passarti, ma purtroppo riguardano le piante terrestri, in ogni caso sono uno spunto per approfondire, o magari sperimentare, anche in vasca.
Io sto qua, fammi un fischio e te li passo.
