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Vecchio 10-07-2008, 20:16   #10
skimmer
Avannotto
 
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copio qui alcuni passi di un articolo che parla abbastanza chiaro sull'iphone:

BATTEZZATO addirittura "the God machine", la macchina di Dio, quando fu presentato dalla Apple un anno fa, la nuova reincarnazione dell'iPhone in vendita da domani in tutto il mondo, rischia di avvicinare effettivamente e vertiginosamente il momento nel quale l'eresia biblica della conoscenza assoluta e istantanea si potrebbe realizzare. In una tavoletta di 10 centimetri per sei, per lo spessore e il peso di una merendina da asilo, ancora una volta grazie alla ingegnosità e alla capacità progettuale dell'America, chiunque potrà portare ovunque, nel taschino della camicia, non soltanto musica, video, film, agende, messaggi con immagini e ovviamente telefonare, ma avrà sotto le dita l'intero scibile umano via Internet e le mappe di ogni regione e città del mondo via satellite.
Senza tastiere fisiche, senza antenne visibili, senza fili penzolanti e accessori, queste nuove generazioni di chimere che fondono intrattenimento, informazione, musica, navigazione, delle quali il prodotto della Apple è per ora il culmine lanciato con sapienza globale di marketing da quel genio di Steve Jobs, non fanno nulla di nuovo, ma la novità rivoluzionaria è che fanno tutto. Seguendo gli spostamenti del dito sullo schermo di tre pollici e mezzo, qualunque cosa oggi possano fare i computer, i lettori di musica MP3 come l'iPod, le video camere, i telefonini, i navigatori satellitari, Internet, i giochi, loro lo fanno nello spazio fisico di una piccola saponetta.
Aumenteranno sicuramente, e in maniera esponenziale, la loro memoria, la loro velocità di esecuzione dei comandi, il numero di programmi che potranno far girare e la resistenza delle loro batterie, che rimangono il punto debole di tutti gli strumenti elettronici portatili. Ma più che avere sotto le dita, strisciando l'indice sullo schermo come si sfogliano pagine di un bloc notes, tutto ciò che l'umanità ha saputo produrre e creare nel cammino dall'uomo sapiens all'uomo informatico c'è davvero la sfida finale al tabù del sapere assoluto.
Uno scrittore americano di fantascienza immaginò negli anni 50, quando i calcolatori erano ancora grandi come vagoni ferroviari e lenti come calessi, che un giorno i potenti della Terra si sarebbero raccolti attorno al computer più potente del mondo collegato a tutti gli altri computer, per rivolgergli la domanda che ci tormenta da sempre: Dio esiste? E la macchina avrebbe risposto: "Adesso, sì". Neppure lo scrittore di fantascienza osò tuttavia immaginare che dopo pochi anni, la "macchina di Dio" sarebbe divenuta tascabile.

Hai ragione Rama, l'htc è un palmare, l'iphone è un computer.
skimmer non è in linea   Rispondi quotando
 
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