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già già ora ricordo: ho visto un documentario tempo fa sui polpi, è vero, sul momento non ho ricollegato, ma avevano detto che erano dotati di un intelligenza superiore rispetto a molti altri animali marini.
E per ricollegarmi, Acquariologo, è qui la differenza tra una rapa e un qualsiasi animale di qualsivoglia famiglia: la percezione. Una rapa non vive come può vivere un pesce, ed un pesce a sua volta non vive come un topo. Insomma non è un discorso tanto astratto quello su sistema nervoso e percezione: un essere che non ha percezione della morte e quindi della vita ( è voluto il non scrivere: della vita e quindi della morte ), non può essere paragonato ad un animale che sa di vivere e sa di morire. E no, mi dispiace, non vivono entrambi: le piante è vero che respirano e si nutrono, ma non pensano e non sentono nessun tipo di emozione o sensazione.
Per quanto riguarda la caccia, come già ti ha detto Mr.Hyde, non è uno spreco. Poi come già ribadito io non ho mai cacciato ( pescato si, da piccola, con scarsi risultati ), ma so la filosofia del cacciatore, e se non l'adotto, la condivido. ( i bracconieri sono un 'altra storia, in quanto spesso neanche cacciano per l'alimentazione ma per ben altro )
Per i tempi dell'antichità: non ho detto che voglio abolire la tecnologia, alquanto senza senso infatti la tua esortazione a spengere il pc, ma semplcimenete che per molte cse, prima fra tutti prorpio il mercato alimentare, bisognerebbe un pò stare attenti. Non è necessario infatti che tutti vadano a cacciare, basta rifornirsi da contadini con un'attività media e non nei grandi supermercati che offrono carne e pesce del grande commercio.
Per le necessità tra squalo e uomo: anche l'uomo, fino a prova contraria, ha bisogno di alimentarsi, e se caccia da solo e nel pieno delle regole e rispetto della natura, non fa altro che fare un favore agli animali. Perlomeno mangia animali che non hanno sofferto, infatti i cacciatori non sparano a caso, sparano per uccidere e quasi mai, a differenza di quel che succede nei grandi allevamenti, gli animali non muoiono sul colpo.
Ultima nota: i sistemi si possono cambiare, certo ci vuole tempo, ma si può. Se con il tempo aumentassero i contadini che allevano gli animali in modo naturale, le multinazionali a poco a poco dovrebbero diminuire i prodotti messi in vendita, e così diminuirebbero i capi negli allevamenti. Quindi non è tanto utopistico pensare che almeno quetso di sistema può cambiare. E infondo già sta cambiando, non sono molti anni che c'è una legislazione così ferrea su come allevare gli animali, e sono sicura che con il passare degli anni tutto ciò cambierà ancora. Perfortuna la sensibilizzazione verso il mondo animale è abbastanza estesa ( un pò meno quella verso l'ambiente, ed al massimo in questo argomento si potrebbe parlare di spengere le macchine ed i pc, non in quello dell'alimentazione )
Per quanto riguarda la pesca, invece, ha molto più senso il discorso che ha fatto Mr.Hyde: un pesce che prendi tu, non lo prende il pescatore ( a differenza della caccia che ha come prede animali completamente diversi ). Quindi i pescatori secondo me escono completamente da questo discorso. E anzi: più ce ne so e meglio è, perchè se pescano loro si riduce fortemente la quantità di pesci pescati a rete o a strascico, che portano vittime di altro genere ( vedi ad esempio la pesca dei tonni che spesso vedeva come vittime molti delfini )
Per il tuo ultimo commento: non c'è bisogno di andare a cacciare tutti, basta affidarsi a piccoli consorsi alimentari, che offrono un allevamento del bestiame a prato e generalmente un'uccisione più "cruenta" ma più veloce e meno dolorosa. ( e con esiti "al primo colpo" quasi certi )
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L'acquario non è un bel quadro da osservare, è il mezzo attraverso cui poter osservare e studiare la natura acquatica.
Non deve rispondere al desiderio di appagare il proprio egoistico gusto estetico, ma alle esigenze della specie allevata.
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