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Vecchio 24-06-2008, 00:35   #4
SJoplin
Pesce pagliaccio
 
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post un po' fiacco, eh?
faccio un breve riepilogo sulle unità di misure, tanto per entrare nel discorso:

Watt: è il consumo della lampada.
più watt non significano necessariamente una maggior resa luminosa.
il rapporto watt/litri della vasca è poco significativo, ancora meno nei nano-reef.

Lumen/Lux: queste due misure possono già essere considerate per una valutazione del flusso luminoso. La differenza tra la prima e la seconda sta nel fatto che i lumen sono relativi alla luce emessa in tutte le direzioni, mentre i lux sono i lumen rapportati a un metro quadrato. Senza entrare troppo nello specifico (che non sono in grado) credo che questo parametro ci possa dare già un'indicazione, per lo meno quantitativa, relativamente alla resa di una lampada. Aggiungo che dai cinesi si può trovare un luxmetro 00000 per circa una ventina d'euro. Non sarà il massimo della precisione, ma trovo che sia un accessorio utile per capire la quantità e la distribuzione della luce emessa dalla plafoniera.

Kelvin: indica il colore della luce. l'illuminazione domestica sta su temperature di colore abbastanza basse (4000 o forse meno) perchè si ritiene che il giallino emesso da quelle lampade sia più simile alla luce naturale, mentre per le vasche marine si preferiscono i 10/14000K, anche per evitare di stimolare alghe. a quelle temperature di colore si parla di luce fredda, leggermente tendente all'azzurro, che prevale sempre di più salendo ai 20000k.

PAR: In parole molto povere è la misurazione dell'energia disponibile per la fotosintesi, quella che serve alle alghe zooxantelle che vivono in simbiosi coi coralli. In teoria si dovrebbe ragionare su questo parametro, in pratica sono relativamente pochi i fabbricanti di lampade che lo forniscono e i misuratori di quanti hanno ancora prezzi abbastanza proibitivi.
PAR e ° Kelvin sono legati da una relazione inversamente proporzionale per la quale le lampade con una temperatura di colore calda, intorno ai 6000K, si ha una maggiore disponibilità in termini di PAR. Nel marino ci si orienta comunque sui 10/14000K, sia per un fattore estetico che per evitare di stimolare un po' troppo le alghe.

PUR E' una misura un po' misteriosa
Se ricordo bene misura la capacità che ha una cellula fotosintetica di sfruttare tutta la radiazione PAR. Per eventuali approfondimenti google sarà di sicuro aiuto

Detto ciò passerei ai diversi modi di produrre la luce, ovvero i tipi di bulbi.

incandescenza è la classica lampadina utilizzata in casa composta da un filo di tungsteno (o simili) posto sotto vuoto. non è utilizzata in acquariofilia, ma è il riferimento che si usa quando si parla di risparmio energetico. l'ho indicata solamente per ricordare, a chi non lo sapesse, che le famose lampade a risparmio energetico, quelle che si attaccano semplicemente a un portalampada, senza necessitare di altro, alla fine della fiera non hanno nulla di così risparmioso, anzi...
il paragone è fatto tra una comune lampadina a incandescenza e un neon (tanto per usare termini terra a terra) e non sta a dir nulla se non a vendere un prodotto tutt'altro che efficiente.

fluorescenza
in questo gruppo rientrano diversi tipi di bulbi, tutti accomunati dall'utilizzo di gas nobili al posto del sottovuoto indicato precedentemente e dall'utilizzo di reattori (ballast) necessari al funzionamento.

T8 sono i classici tubi al neon dritti della prima generazione. sono più grossi e meno performanti rispetto ai T5 e utilizzati a volte per le attiniche o negli acquari d'acqua dolce.

T5 i migliori tubi a fluorescenza per un marino. accompagnati a un buon ballast elettronico e dei buoni riflettenti, rappresentano un'ottima soluzione di illuminazione. le marche più prestigiose utilizzano miscele di fosfori in grado di esaltare la colorazione dei coralli, almeno dal punto di vista estetico. nei nano reef non vengono utilizzati di frequente per una questione di ingombri (lasciando stare gli 8W, si parte dai 24W lunghi circa 60 cm). il problema è che pare che durino poco.

PL la lampada classica per i nanetti senza troppe pretese. in teoria potrebbe essere un tubo T5 piegato in due, in pratica, paragonare un T5 a una PL è abbastanza azzardato. i motivi ,nella sostanza sono 2:

- se si ragiona in termini di watt, bisogna considerare che un tubo piegato, nella parte interna emette luce che non può essere utilizzata. il consumo è quello ma la resa luminosa non lo segue.
- quando si afferma che le T5 sono ottime lampade per illuminare, ci si riferisce sempre a ottimi tubi, ottimi ballast e ottime plafoniere con parabole riflettenti di tutto rispetto. la realtà PL è differente: i fabbricanti di tubi sono perlopiù cinesi (si dice che Daegenbao produca per tutti: Ch-lighting, Azoo, etc.). i ballast, se non ci si ingegna con sostituzioni, sono il più delle volte ferromagnetici, o nella migliore delle ipotesi circuitini simili alle lampade a risparmio energetico, di dubbia efficacia. dei riflettenti non è neppure il caso di parlarne, basti pensare alla solaris che già un brivido scende giù per la schiena. l'unica plafo PL con un riflettore decente che abbia mai visto è quella dell'azoo, difficile da trovare e pure costosa. presumibilmente la durata è simile ai T5, anche se ritengo che per i motivi appena esposti, possa essere sensibilmente inferiore.

ES-E27 la Madre di tutte le fregature
per il concetto di """risparmio energetico""" rimando alle lampade a incandescenza. il vantaggio di questi bulbi sta nella semplicità di montaggio (il reattore è incorporato nel bulbo, quindi basta un comune portalampada E27) e nelle plafoniere a basso costo e con misure "furbe".
il problema della rifrazione luminosa già presente sulle PL, viene accentuato dalla disposizione di questa triade di tubi, che oltre a riflettere all'interno della piega, riflettono pure tra di loro. difficile da spiegare bene, ma basta guardarla e si capisce al volo. sulla qualità dei tubi vale il discorso delle PL; mi pare (ma non son sicuro) che le attiniche non siano neppure tali. una lampada del genere, per essere sfruttata al massimo, necessiterebbe di un riflettente studiato ad hoc e da quel che mi risulta c'è solo un fabbricante che ha costruito una plafoniera nel possibile seria. per contro le sue lampade (da wattaggi elevati) costano un bel po' e un cambio lampade completo se non costa come la plafoniera poco ci manca. rimane sempre il discorso della parte centrale della plafoniera, che il più delle volte sarà buia.

HQI cheddire? è il tipo di illuminazione ideale per i cubi con ospiti esigenti. hanno consumi che vanno dai 70 ai 1000W e un piacevole effetto "riverbero" che tra l'altro pare abbia pure una sua importanza nella crescita dei coralli. questo sarebbe un punto da approfondire. per contro, oltre ai consumi, c'è un notevole sviluppo di calore e una potenza luminosa che in un nano va gestita con attenzione.

LED è ancora presto. si dice che per fine anno saranno disponibili i bulbi a 100lumen/watt e forse il discorso potrà cambiare. i costi sono ancora parecchio alti e la soluzione per nano, che ho avuto modo di vedere, non mi ha convinto neppure un po'. il grosso vantaggio sta nel consumo, nella ridotta emissione di calore e nella durata del diodo (50000 ore, mi pare)
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