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Vecchio 12-06-2008, 18:49   #3
thecorsoguy
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Anche io voglio provare a dare il mio.

Prendo dalla Wikipedia la definizione di PAR, che recita cosí:

"L'espressione Photosynthetically Active Radiation, spesso abbreviata come PAR, indica lo la parte di spettro della luce solare compreso tra 400 e 700 nanometri, che é utilizzato dalle piante terrestri per il processo di fotosintesi. Questo range spettrale corrisponde piú o meno con lo spettro di luce visibile agli esseri umani. I fotoni con lunghezze d'onda inferiori tendono ad essere cosí energetici che potrebbero danneggiare i tessuti e le cellule: fortunatamente sono quasi interamente filtrati dallo strato di ozono nella stratosfera. I fotoni con lunghezze d'onda superiore invece non trasportano abbastanza energia per permettere alla fotosintesi di avere luogo, e le piante hanno sviluppato, nel corso dell'evoluzione, la capacitá di riflettere questi ultimi: da questo deriva l'alta riflettenze e trasmittenza del foglie verdi.

Altre forme di vita possono utilizzare la luce solare in regioni spettrali leggermente piú estese, come ad esempio vicino all'infrarosso. Questi batteri visvono sul fondo delle pozze stagnanti, nei sedimenti e nelle profonditá oceaniche. A causa dei loro pigmenti, formano tappeti verdi, rossi e viola. Questi organismi devono fare uso di ció che non viene utilizzato dalle piante superiori, e in questo caso, della luce al di fuori dell'area del PAR.

La clorofilla, il pigmento piú abbondante nelle piante, é piú efficente nel catturare la luce rossa e blu. Gli orticultori sanno che la luce blu é maggiormente importante per la crescita delle foglie, mentre la luce rossa incoraggia la fioritura. Altri pigmenti accessori, come i carotenoidi e le Xantofille catturano un pó della luce verde e la passano al processo di fotosintesi, ma buona parte del verde é riflesso, dando alle foglie il loro caratteristico colore. Siccome in autunno la clorofilla decade prima degli altri pigmenti, le foglie perdono il loro caratteristico colore per diventare rosse, gialle e arancioni.

LA misurazione del PAR é utilizzato in agricoltura, silvicultura e oceanografia. Uno dei requisiti di un terreno agricolo é di avere un adeguato PAR, quindi il PAR é utilizzato per valutare il potenziale di rendimento di un terreno. Sensori per la misurazione del PAR posizionati a diverse altezze nelle foreste permettono di misurare la disponibilitá dello stesso e la sua possibile utilizzazione. La misurazione del PAR viene utilizzata anche per determinare l'intervallo eufotico di un oceano (é l'intervallo di profonditá in cui c'é abbastanza luce perché la fotosintesi abbia luogo, e si attesta solitamente a 50 metri di profonditá)."

Come sappiamo i coralli si nutrono in varie maniere, e forse non le conosciamo ancora tutte. Certo é che la luce ideale per nutrilri indirettamente attraverso le zooxantelle deve avere una spettro, nella zona PAR, il piú possibile vicino a quella in natura.

In questa spiegazione che ho allegato, si trova anche la giustificazione al fatto che lampade vecchie alimentino organismi indesiderati (ciano, alghe, etc.), proprio perché queste traggono beneficio dagli scarti della luce, cioé le aree dello spettro adiacenti al PAR. Una lampada esausta varierá il proprio spettro, sbilanciando l'equilibrio della vasca a favore dei cattivi, nutrendo meno i buoni.

Questo per quel che riguarda alimentare la vasca con la luce.

Per quel che riguarda invece la resa dei colori, sappiamo come lampade diverse possano dare, sulla stessa vasca, rese di colore decisamente diverse.

Durante l'ELOS OPEN DAY, sono state mostrate delle misurazioni fatte con un analizzatore di spettro per la luce. Non conosco (chiederó se sia possibile averle) le condizioni delle misure, che possono quindi essere prese solo come indicative.

É stato mostrato la misurazione dello spettro della luce solare, a cui é stato sovrapposto lo spettro di una HQI e poi di un T5. Quello che é stato mostrato é che lo spettro di una HQI (10000K) segue molto bene lo spettro solare, con solo una maggiore potenza nella zona alta dello spettro. Il T5 invece aveva uno spettro molto piú piatto, con i classici picchi sul rosso, il verde e il blu (era un trifosforo). Questo potrebbe spiegare perché un neon T5 sembri alimentare molto bene la colorazione.

Sono conscio di non aver aggiunto nulla di nuovo, ma da qualche parte dovevo pur cominciare.

Saluti

Luca
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"Prima che l'uomo comparisse sulla Terra, le stelle già risplendevano. E continueranno a splendere anche dopo la sua scomparsa. Gli uomini durante la loro vita guardano il Mare delle Stelle pensando al proprio futuro" (Galaxy Express 999)
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