Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 25-03-2005, 13:00   #11
Santuzzo
Guppy
 
Registrato: Mar 2005
Città: varese
Messaggi: 461
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
Ciao Davide,

le uscite tipo PWM (Pulse Width Modulation) sono comunque a transistor. Alcuni PLC possono avere anche uscite miste relè e transistor. Le uscite PWM, anzichè avere il segnale digitale puro, (tutto acceso o tutto spento) tramite il software interno generano un' uscita ciclica (ad esempio i Crouzet consentono di settare la frequenza di PWM in 16 valori compresi tra 113Hz e 1807Hz Hz=hertz=cicli al secondo).
In ogni ciclo, in base ai settaggi od al programma, viene stabilita la quantità di accensione e la quantità di spegnimento in rapporto variabile tra 0 e 255 (8 bit come nella maggior parte dei micro plc).
In pratica:
· con il valore 0, il segnale d'uscita è sempre a 0,
· con il valore 127, il segnale d'uscita è metà del tempo a 0 e metà del tempo a 1: l'uscita analogica filtrata si stabilisce alla metà della tensione d'alimentazione del dispositivo d'uscita,
· infine, con il valore 255, il segnale d'uscita è sempre a 1 e l'uscita analogica assume il valore massimo della tensione d'alimentazione del dispositivo.



Per uscite analogiche relativamente precise 0-10V, basta alimentare il transistor con una tensione regolata di 10V, e collegare in parallelo una resistenza che ne generi la caduta. Considera sempre l'amperaggio massimo consentito dal transistor. I ballast elettronici dimmerabili, hanno comunque un impedenza sufficientemente grande sull'ingresso analogico da non creare problemi. Nel caso esistono convertitori PWM>0-10V.
Santuzzo non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,11281 seconds with 13 queries