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Le prime due ipotesi tirano in ballo il pH, che è forse il "quarto elemento" che manca per cercare di capire qualcosa sul funzionamento della vasca e i relativi equilibri.
Sappiamo che nei nano la misurazione è abbastanza ostica, nel senso che con i test a reagenti non si hanno risultati credibili e che proporre una spesa di 100 e rotti euro per una sonda fissa diventa difficile. Però quando ogni tanto mi sento dire che non è un valore importante e che gli acquariofili esperti se ne fregano, rimango sempre parecchio perplesso.
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Personalmente condivido con te che il problema nodale di tutto il processo di gestione degli acquari di barriera in generale, ma soprattutto dei nanoreef, sia proprio la gestione del pH e della temperatura, ben più che il banale problema dei nutrienti; nelle grandi vasche di barriera, infatti, l'inerzia termica e i grandi volumi permettono di smorzare gli effetti delle oscillazioni di qeusti fondamentali parametri.
Disgraziatamente, inoltre, pH, alcalinità, temperatura, concentrazione di ossigeno, concentrazione di CO2, sono fattori interdipendenti e determinanti per la sclerogenesi, ma più in generale per il buon funzionamento della vasca.
Non sarebee opportuno dedicare a questo tema un topic specifico?
Sul bilanciamento ionico, il tema del rapporto tra Ca, KH, Mg, Sr è certamente rilevante, ma più in generale quali siano gli effetti di una variazione delle concentrazioni reciproche tra i principali ioni presenti in vasca è un tema dibattuto, ma finora senza soluzione; ho letto proprio di recente un articolo a tema (non ricordo se reefkeeping o advanced aquarist), che concentrava però la sua attenzione sul problema del mantenimento delle concentrazioni al variare della densità; il tema proposto, in sostanza, era che è difficile pensare di avere un buon bilanciamento ionico mantenendo densità normali a fronti di elevati livelli di calcio, Mg e KH, in quanto l'incremento di questi ioni porta inevitabilmente, a pari densità, ad un calo della concentraizone reciproca degli altri.
Io stesso ho banalmente sperimentato che in una vasca, senza cambi parziali d'acqua, il dosaggio cvotinuo di CA e integratori di carbonati porta inevitabilmente ad un incremento di densità, anche se di pochi punti.
L'articolo comunque concludeva cche il classico cambio del 10
% ogni 2 settimane dovrebbe essere sufficiente a mantenere l'equilibrio ionico.
Qualcuno di voi ha un'idea di come poter misurare in nelle nostre vasce la concentrazione degli ioni?