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Vecchio 06-05-2008, 10:17   #4
edvitto
Ciclide
 
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Le prime due ipotesi tirano in ballo il pH, che è forse il "quarto elemento" che manca per cercare di capire qualcosa sul funzionamento della vasca e i relativi equilibri.
Sappiamo che nei nano la misurazione è abbastanza ostica, nel senso che con i test a reagenti non si hanno risultati credibili e che proporre una spesa di 100 e rotti euro per una sonda fissa diventa difficile. Però quando ogni tanto mi sento dire che non è un valore importante e che gli acquariofili esperti se ne fregano, rimango sempre parecchio perplesso.
Personalmente condivido con te che il problema nodale di tutto il processo di gestione degli acquari di barriera in generale, ma soprattutto dei nanoreef, sia proprio la gestione del pH e della temperatura, ben più che il banale problema dei nutrienti; nelle grandi vasche di barriera, infatti, l'inerzia termica e i grandi volumi permettono di smorzare gli effetti delle oscillazioni di qeusti fondamentali parametri.
Disgraziatamente, inoltre, pH, alcalinità, temperatura, concentrazione di ossigeno, concentrazione di CO2, sono fattori interdipendenti e determinanti per la sclerogenesi, ma più in generale per il buon funzionamento della vasca.
Non sarebee opportuno dedicare a questo tema un topic specifico?

Sul bilanciamento ionico, il tema del rapporto tra Ca, KH, Mg, Sr è certamente rilevante, ma più in generale quali siano gli effetti di una variazione delle concentrazioni reciproche tra i principali ioni presenti in vasca è un tema dibattuto, ma finora senza soluzione; ho letto proprio di recente un articolo a tema (non ricordo se reefkeeping o advanced aquarist), che concentrava però la sua attenzione sul problema del mantenimento delle concentrazioni al variare della densità; il tema proposto, in sostanza, era che è difficile pensare di avere un buon bilanciamento ionico mantenendo densità normali a fronti di elevati livelli di calcio, Mg e KH, in quanto l'incremento di questi ioni porta inevitabilmente, a pari densità, ad un calo della concentraizone reciproca degli altri.

Io stesso ho banalmente sperimentato che in una vasca, senza cambi parziali d'acqua, il dosaggio cvotinuo di CA e integratori di carbonati porta inevitabilmente ad un incremento di densità, anche se di pochi punti.

L'articolo comunque concludeva cche il classico cambio del 10% ogni 2 settimane dovrebbe essere sufficiente a mantenere l'equilibrio ionico.

Qualcuno di voi ha un'idea di come poter misurare in nelle nostre vasce la concentrazione degli ioni?
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