Solo in un paese patetico come il nostro, la pubblicizzazione del reddito dei cittadini poteva essere considerato uno scandalo (mi sembra comunque utile ricordare che è previsto dalla legge).
Lo scandalo è ben altro: un'evasione fiscale alle stelle, un prelievo asfissiante per i dipendenti e da paese dei balocchi per i liberi professionisti, una retribuzione da capogiro per chi rappresenta politicamente le fasce più deboli, e via dicendo.
Lo scandalo è sotto gli occhi di tutti: si prendano gli elenchi di Roma (per chi non li trova li può chiedere a me), si prenda la lista dei dentisti o degli avvocati iscritti all'albo (disponibile on-line) e si vada a fare una verifica: scoprirete che avvocati, dentisti fanno praticamente la fame. Per non parlare di tanti altri.
Inoltre lo scandalo è l'ignoranza: nelle dichiarazioni dei redditi, vuoi con il cud vuoi con altri strumenti, non figurano le entrate di natura societaria (tranne alcune) nè quelle delle rendite finanziarie. Si può apparire poveri, essendo ricchi, senza aver violato alcuna regola. Eh sì, succede pure questo...
A questo proposito ecco un altro scandalo, veramente enorme: l'imposizione fiscale sulle rendite finanziarie in questo paese è poco più della metà di quella in qualunque altro paese europeo.
Con gli scandali potrei continuare, ma sprecherei questa splendida giornata di sole...
Del resto solo in un paese come questo la maggioranza va bovinamente dietro alle stupidaggini che scrivono i moderni schiavi di antichi padroni.
Come non ricordare il fruttivendolo sotto casa mia, novello giurista, che disquisiva, tempo fa, circa l'assurdità di punire severamente il falso in bilancio?
A presto
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