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Allora. questo è uno schema di come dovrebbe funzionare il filtro che mi sono immaginato. Perdonate la scarsa qualità dell'immagine ma a disegnare al computer sono una frana. E' possibile che quello che ho pensato sia una follia, nel caso ditemelo senza problemi.
riassumendo dovrebbe funzionare così: quello che è rappresentato come vasca si trova dietro lo sfondo 3d con una profondità che si aggira sui 10 cm lordi (vetri compresi); mentre il mobile starà accanto all'acquario però sarà presumibilmente attaccato, non come ho rappresentato in disegno.
La parte di sinistra è il filtro biologico che prende diciamo i tre quarti della lunghezza della vasca e vorrei che fosse molto lento. Il concetto è copiato paro paro da una idea presentata qui in un altro topic. La parte di destra (e qui vengono i dolori) invece saranno al massimo due canali utilizzati all'occorenza per mettere carboni attivi o resine e magarri il termostato, però il filtraggio meccanico vero e proprio sarà esterno. Prima ci sarà uno scarico, che è quello che dovrebbe creare la corrente nei canali e che ancora non ho idea di come realizzare. Poi ci dovrà essere un circuito rallentante che arriva in un secchio dove una spirale si avvolge lungo tutte le pareti dello stesso rallentando il più possibile il flusso. Questo secchio mi farà da pozzetto ed a circa metà dell'altezza di questo pescherà il mio vecchio pratiko 200 che farà il filtraggio meccanico ed infine l'acqua passerà nella lampada ad UV prima di tornare in vasca.
Problemi:
1. LO SCARICO Non lo posso fare con il troppo pieno primo perchè perderei co2 secondo perchè non si creerebbe la corrente nel circuito nel retro vasca. Avevo pensato proprio ad un buco vero e proprio, ma qui non so quanto velocemente poi mi cadrebbe giù l'acqua.
2. VELOCITA' DELL'ACQUA è probabile infatti che tutta questa mia pensata sia irrealizzabile perchè l'acqua non ci metterebbe nulla a riempire il secchio-pozzetto che il pratiko non farebbe in tempo a svuotare e che tutta la mia pensata sia un insulto alla fluidodinamica.
3. EVITARE IL RISCHIO DI ALLAGAMENTI.
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Marco
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