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Vecchio 27-03-2008, 13:39   #1
SJoplin
Pesce pagliaccio
 
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marzo: sale, salinità e misura

argomento sicuramente già affrontato in passato, ma che si è disperso nei post di tecnica marino e chimica, e forse sarebbe utile riepilogare.


sale.
spesso e volentieri viene consigliato come "buono" solamente in funzione della concentrazione di macro/oligoelementi. però i parametri sono diversi:
chelanti
residui di lavorazione
metalli pesanti
fosfati
etc. etc.
i sali poveri in oligoelementi (uno è il marinemix, mi pare) contrastano la crescita di certe alghe (valonia,filamentose, etc.). sarà vero?
e perchè quel sale, soprattutto nelle vasche piccole, ha degli effetti strani sugli animali?
qual'è il tempo tecnico minimo per far decantare l'acqua nuova?
fino a che punto si possono correggere i valori di kh/ca/mg nell'acqua nuova?

salinità
aldilà della risposta "perchè in natura è così", quali sono i reali vantaggi di una salinità bassa contro una alta?
perchè nei negozi a volte si trova una salinità di un bel po' inferiore al 30%° (l'altro giorno 26%° -28d# )
salinità 33%° = maggiore ossigenazione? (conseguenze sul ph?)
salinità 35-36%° = maggiore stabilità macroelementi? migliore schiumazione?

un po' di risposte le so, però per evitare di correggere con faccine rosse butto il sasso e lascio la parola agli esperti.
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