|
mi sa che qualcuno ha preso un bel granchio !!!
l'ammoniaca (NH3) in acqua si idrolizza secondo NH3 + H2O =>NH3OH + H+ , comportandosi da base debole;
praticamente, "ammoniaca" e "ammonio" riferiti a sistemi acquosi sono la stessa cosa. Ma in un sistema a matrice complessa com'è l'acquario, l'ammonio non rimane libero a lungo: trascurando per un attimo la metabolizzazione batterica, si lega facilmente in amminoalogenuri (NH4Cl) o viene ossidato a NO2 e NO3, ecc. Non dimenticate che lo strumento più efficace per l'eliminazione dell'ammonio è (ancora) lo sciumatoio. Già, perchè oltre ad eliminare fisicamente le sostanze grasse (tra cui amminoacidi), insufflando in continuazione aria si crea un ambiente ossidante favorevole alla trasformazione a NO3.
Il modo più efficace per rilevare la presenza di NH3 è misurare gli NO2, perchè nel ciclo ossidativo N(organico) => NH3 ; NH3 => NO2 ; NO2=>NO3 il passaggio più lenta è secondo. Quindi, se ci sono NO2 c'è stata (o c'è) NH3 !!
Per quanto riguarda le torri di degasazione, e un discorso è ben diverso: sfruttano la volatilità di alcune sostanze per "spostarle" da una corrente all'altra: livello di grossi impianti industriali !
Secondo me meriterebbe un approfondimento il ciclo metabolico dell’azoto (aerobico e anaerobico). Non ne so molto, ma spesso si trascura il fatto che per proliferare i batteri hanno bisogno di essere nutriti fondamentalmente con azoto, fosforo e carbonio secondo un equilibrio piuttosto stabile. Se nell’ambiente abbiamo azoto e carbonio, ma non abbiamo fosforo, dobbiamo fornirlo dall’esterno, altrimenti i batteri muoiono.
Un esempio: nei depuratori delle cartiere letteralmente si mangiano tonnellate/giorno di cellulosa (carta=> carbinio). Azoto e fosforo vengono aggiunti dall’esterno dosando ammoniaca e acido fosforico!!
Per non procedere a tentativi bisognerebbe fare un bilancio dei nutrienti (analisi piuttosto complesse)
|