Ciao Scalar, intanto grazie per la risposta, finalmente tecnica e secca come poche se ne trovano nei forum di acquariofilia! Vedo inoltre che non sei niente affatto arrugginito in idraulica al contrario di me.
Per fare un passo avanti bisogna che spieghi da dove nasce la domanda:
Sto installando due acquari da 300 litri lordi (dotati di filtri Eheim 2078e con portata a vuoto di 1850 l/h, portata sotto carico standard (quello classico consigliato da Eheim) di 1000 l/h e prevalenza di 2,6 m) con una serie di limitazioni che hanno resi critici i circuiti dei due acquari:
1) Prima limitazione: Gli acquari hanno ingressi e uscite dal fondo (come negli acquari marini) per non far sembrare le vasche due "pazienti terminali intubati" (visto che gli acquari sono visibili da 3 lati e appoggiati al muro su un lato corto). Questo comporta che riscaldatori e reattori di CO2 sono esterni e collegati in serie con il filtro, volutamente sovradimensionato per tenere in conto delle perdite aggiuntive (sovradimensionamento ad occhio e non calcolato).
Conseguenza:Se collego il filtro direttamente alla vasca ho una portata di 1000 l/h (stando all'indicatore approssimativo del filtro), se introduco riscaldatore e reattore di CO2 scendo a 250 l/m. Non male come perdita di carico per un riscaldatore (Hidor 300 da 1/2") e un reattore (Dupla Reacror R da 5.000 litri/h) anche se il reattore ha ingressi e uscite per tubi da 11 anziche da 16/22 il chè comporta max 50 cm di restrizione rispetto al resto che è da 1/2"!
2) Seconda limitazione: Nel secondo acquario oltre a quanto visto nel punto precedente ho dovuto posizionare il mobile porta attrezzature a circa 2,3 metri dall'acquario (cui si sommano ai circa 60 cm di risalita in acquario) In questo caso senza riscaldatore e reattore di CO2 leggo una portata di 350 l/h mentre con riscaldatore e reattore leggo 250 l/m
3) Terza limitazione: A complicare le cose ulteriormente i due sistemi montano un "nodo" a 6 vie per ora azionati manualmente con rubinetti (da sostituire in futuro con elettrovalvole) con i quali intendo (manipolando opportunamente i rubinetti effettuare in automatico: a) lo scarico periodico dei cambi d'acqua b) il ricarico periodico della nuova acqua RO addizionata di sali (con pompe dosimetriche) da una vasca montata nel mobile. C) Il rabbocco di RO da evaporazione utilizzando un produttore di RO Dennerle 190 Professional montato nel mobile
Immagino che il nodo possa contribuire ad aumentare le perdite anche grazie a turbolenze nel nodo
Bene questa è la situazione. Inizierei a risolvere il problema più semplice che è quello del caso 1. So che potrei mettere un riscaldatore in vasca ma questa primavera ho comunque intenzione di sostituirlo con un condizionatore ad effetto Peltier e questo non posso metterlo di certo in vasca! La casa produttrice consiglia comunque una pompa separata per la refrigerazione (e il riscaldamento) ma non vorrei intubare lìacquario. Anche dal punto di vista tecnico mi intriga di più risovere il problema con la fisica, magari aggiungendo una pompa al nodo di cui al punto 3
Spero di essere stato chiaro e di non averti confuso semplicente le idee!
Comunque questo spiega l'idea di aiutare la pompa del filtro che è in difficoltà con una seconda pompa in serie. Dubito si possa pensare di utilizzare una seconda pompa dalle stesse caratteristiche.
Allora, cosa ne pensi?
Quando abbiamo risolto questo problema passiamo al secondo. A proposito ne ho pronto anche un altro sulle elettrovalvole come annunciavo ieri. Ma a questo punto lo rimandiamo!
Buona serata, anzi buona notte e grazie ancora
Luciano
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