luko13, ti giro questo link che spiega perfettamente perchè non si può ragionare in questi termini (detto in parole povere, perchè i pesci si muovono e hanno esigenze diverse l'uno dall'altro per quanto riguarda lo spazio per il nuoto oppure per quanto riguarda il carico organico oppure per quanto riguarda l'aggressività o meno del comportamento -credo che siano i 3 fattori più importanti).
http://www.walterperis.it/leggende/pesci_e_litri.htm
sull'esempio dell'astronotus, ti invito a riflettere: potremmo antropomorfizzarlo come hai fatto tu, e quindi a seconda dei punti di vista pensare che stia bene perchè non lavora e mangia, oppure pensare che si senta in prigione e preferirebbe lavorare piuttosto che essere rinchiuso in 180 lt. oppure potremmo pensare che è un pesce e riflettere su quali sono i fattiri che in natura influiscono sul suo comportamento e come potrebbe incidere il fatto di rinchiuderlo in una quantità predefinita d'acqua. in natura, a volte probabilmente si troverà con i suoi consimili in spazi molto ristretti, ma gli basterà un morso- se è dominante- per allontanarli qualora si senta minacciato oppure un guizzo per andarsene. in acquario non lo può fare, quindi il morso può trasformarsi in uno scannamento oppure può isolarsi e lasciarsi morire se è molestato da un pesce dominante. sono due fatti che possono succedere anche in natura all'estremo, e non piange nessuno. se ti succede in vasca, beh, dispiace perchè ti rovina tutto e se tu avessi considerato lo spazio vitale di ciascuno forse non ti sarebbe successo. ma lo spazio vitale non misurato in densiotà, bensì considerando proprio tutto quanto....
spero di non aver detto feserie perchè l'astronotus in realtà non lo conosco, io ho platy....
ciao, ba