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beh essenzialmente non punto a diventare una sorta di "allevatrice" di scalari o altro.. certo, vedere almeno un paio di avanotti crescere non mi dispiacerebbe, ma non importa il numero, insomma li lascerei a "madre natura" senza sala parto e cose simili, chi riesce a sopravvivere vuol dire che è "forte".. attenzione non voglio che questo venga interpretato come sadismo nei confronti dei miei piccoli inquilini, ma solo la scelta di rispettare la natura: nei suoi pregi e difetti ( certo è un discorso un pò strano in una vasca, ma vorrei rispettarlo il più possibile)...
..in sintesi volevo dire che quel che più mi preme è piuttosto una sana convivenza tra i genitori più che il numero di avanotti che sopravvivono..
detto questo.. ho abbandonato allora l'idea della terza coppia.. ma senza fini di frequenti e numerose cucciolate, la convivenza pacifica tra una coppia di scalari e l'harem di agassizi di un maschio e due/tre femmine, è possibile? magari con la possibilità che ogni tanto qualche avanotto si salvi?
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L'acquario non è un bel quadro da osservare, è il mezzo attraverso cui poter osservare e studiare la natura acquatica.
Non deve rispondere al desiderio di appagare il proprio egoistico gusto estetico, ma alle esigenze della specie allevata.
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