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se nn facessimo sentire in colpa nessuno,terremo tutti i pesci senza filtro in 10litri
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Non credo che il senso di colpa serva a migliorare la sensibilità delle persone per gli animali... A certi livelli credo che sia una cosa innata, come tutte le forme di sensibilità. E' difficile da acquisire, anche se non per questo bisogna rinunciare alle campagne di sensibilizzazione, alle dernunce, alle lotte. Ma la sensibilità non si può imporre, e comunque varia molto a seconda delle culture. Noi mangiamo le mucche, che in india sono sacre. In oriente mangiano i cani, e la sola idea a noi fa inorridire. Io per esempio considero una forma di crudeltà tenere un cane di grossa taglia in appartamento, anche se iperaccudito, considero crudele e snaturante insegnare ad un cane (anche di piccola taglia) a fare i suoi bisogni sul giornale per non doverlo portare fuori alle 6 del mattino.
Conosco persone sensibilissime ai temi animalisti che, quando hanno saputo che mi ero tanto sbattuta per i miei pesci hanno sgranato gli occhi dicendomi: ma sono solo due pesci rossi!
Con questo non voglio dire che sia tutto legittimato dalle differenze culturali: ci sono cose che, indipendentemente da sensibilità personale e culturale, sono inaccettabili. il punto è stabilire QUALI sono.
E qui sta il difficile: lo vediamo anche nel dialogo tra culture: per molti occidentali in velo integrale è sentito come un'inaccettabile soppressione della dignità della donna; certi nostri usi alimentari sono giudicati barbari altrove...
Penso che assolutizzare il proprio punto di vista come l'unico corretto non sia la maniera migliore di portare avanti i rapporti.
Senza contare che ognuno ha la sua scala di valori: io mi sono resa conto che in questi giorni ho badato più ai pesci che a mio figlio, e questo - col senno di poi e ora che i pescetti stanno meglio - lo reputo senz'altro un errore.
Detto ciò... io avevo postato il mio messaggio proprio perché mi facevo scrupolo di garantire ai miei pesci il massimo benessere. Anch'io sono vittima di una cultura che considera accettabile allevare i pesci rossi in vaschette. Se avessi saputo prima tutta la storia, avrei valutato meglio le mie scelte.
Infine... io ho il sospetto che quasi tutti gli animali, tranne quelli che hanno una lunga tradizione di addomesticamento, in fondo soffrano e siano sacrificati in cattività. Anche i pesci tenuti nei migliori degli acquari forse starebbero meglio liberi. Ma si sa, l'uomo è la specie dominante, e le regole le detta lui... è lui che decide qual è il livello di benssere accettabile per un animale, e in qualche modo si autoassolve.
Mi spiace, so che queste mie osservazioni provocheranno non pochi malumori, ma secondo me è importante essere consapevoli che nell'interazione uomo-animale è difficile che si instauri un rapporto "paritario". Di solito è l'animale che ha la peggio...
Con questo sono comunque contenta di aver tanto brigato per i miei pescetti e di aver assicurato loro una vita migliore, grazie anche a i vostri preziosi suggerimenti!
ciao
elena