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Non è proprio una sola.. diciamo che non c'è sta gran convenienza visto che ha dei costi di ammortamento che, a seconda della posizione geografica, vanno dagli 8 ai 12 anni.
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Mi permetto di precisare per non essere frainteso.
La "sola" non sta nei tempi di ammortamento, o tanto nella produttività: gli impianti fotovoltaici infatti funzionano, ormai, in maniera più che affidabile.
Il problema, dal punto di vista economico, sta solo nel fatto che sono pesantemente "drogati" per renderli finanziariamente interessanti (e credimi che i PBP di 8

sono pura fantasia, più realisticamente si parla di 12-14 per il rientro economico dell'investimento), e questo drogaggio lo paghiamo noi in bolletta.
Se tutto il mondo producesse energia dal solo fotovoltaico, fatta salva la possibilità tecnica di questa cosa, tu semplicemente pagheresti l'energia 10 volte quekllo che la paghi oggi.
Valuta tu, se invece di 200€/mese ne puoi pagare 2000: io no!
E tutto questo senza valutare due fattori, a mio avviso ugualmente rilevanti:
1. nessun piano di investimento include il fatto che al termine della vita utile dei panneli (ottimisticamente 30 anni, più realisticamente 25) questi vanno smaltiti come rifiuti pericolosi, in quanto composti da silicio che è una delle sostanze più tossiche, dal punto di vista ambientale, in circolazione. Il costo di tale processo è così impattante da alterare pesantemente i piani finanziari; il problema è però traslato di 20 anni, quindi non ci pensa nessuno.
2. il silicio cristallino usato nei pannelli è raro, prezioso, non ricilabile, e sopratutto indispensabile per la produzione di microchip e apparecchi elettronici in genere. Sprecare questo raro materiale per farne pannelli giusto per soddisfare il bisogno ambientalista è una pura follia.
Probabilmente il futuro delle energie rinnovabili non atomiche (ovvero, escludendo la fusione) è nel sole, ma non certamente nel solare fotovoltaico o nel solare termodinamico (il livello energetico della radiazione è troppo basso per alimentare efficacemente un ciclo vapore, anche se Rubbia sostiene il contrario). Personalmente credo che qualche progresso si potrà fare, ma qui parlo di fantascienza, con tecnologie ibride, che includano la componente biologica.
Non a caso, e qui rientriamo un poco tutti in gioco, il modo migliore per sfruttare l'energia solare lo ha già trovato la natura per noi: la fotosintesi.
Immaginatevi tante tante piccole alghe che invece di produrre zuccheri e depositare calcio, usino l'energia del sole per mettere in moto flussi di elettroni. Ovvio, sto sognando, è pura fantascienza, eppure solo nella trasformazione diretta dell'energia, da chimica a elettrica senza trasformazioni intermedie di tipo meccanico, sta la sola possibilità di sfruttare le enrgie a bassa entalpia, come l'energia solare.