Discussione: Metodo Abra
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Vecchio 17-01-2008, 19:29   #150
*Tuesen!*
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Lorenzo che la luce favorisca l'ossidazione (e quindi faciliti indirettamente anche la riduzione)......ok . sulla questione del substrato e del materiale utilizzati in questo caso....ho dei dubbi .
Guarda Carlo, riguardo al materiale credo possano andar bene anche i siporax (del resto nel dolce se ben usati denitrificano...perchè non dovrebbero farlo nel marino?) L'unico problema della jumbo , a mio avviso, stà nel fatto che si scioglie molto lentamente (fatto confermatomi da Abra), quindi le impurità contenute al suo interno saranno sicuramente rilasciate in acqua.

Awake scrive:

Quote:
non mi convince la relazione luce-jumbo-alghe-carbonio-batteri per un motivo.
credo che la conformazione della jumbo,anche se da una parte puo' risultare idonea alla colonizzazione batterica ,risulti invece difficile da illuminare per la conformazione cilindrica.inoltre gli strati inferiori di luce ne ricevono pochissima e dubito possa avvenire fotosintesi. quindi se il carbonio per i batteri deve essere fornito dalle microalghe vorrei capire se quel poco substrato illuminato possa fornire un sufficente apporto di carbonio per far lavorare anche gli strati sottostanti non illuminati.

ik2vov scrive:

Quote:
ho quache perplessita' sulla fornitura di carbonio organico da parte delle alghe e dal loro ciclo vitale/morte.
Bhè, in effetti ho pensato molto a questo, ma è l'unica spiegazione plausibile per il funzionamento di un tale sistema. Senza carbonio organico non si ha denitrificazione, i batteri interessati sono eterotrofi, cioè hanno bisogno di nutrimento dall'esterno a differenza dei nitrificanti i quali sono autotrofi (chemiotrofi) cioè riescono a produrre il loro alimento tramite particolari processi chimici che loro stessi attuano. Per questo tutti i sistemi basati sulla denitrificazione ad opera di batteri non alimentati sistematicamente hanno, in genere, bisogno di un lungo periodo di "rodaggio" per entrare a regime (DSB Le rocce vive del berlinese,secchiello di calfo ecc..). Questi lunghi periodi derivano dal fatto che carbonio organico non ce n'è in vasca all'inizio, la maggior parte di quello prodotto dalle alghe viene schiumato e prima che questo arrivi nei punti giusti e in quantità rilevante occorrono molti cicli di nascita e morte dei batteri aerobi (i quali formeranno il substrato ottimale per alimentare i denitrificanti) In questo caso siamo di fronte a una fonte di carbonio endogena (interna al sistema) formata dai fanghi dei nitrificanti morti.
Nel caso di abra il sistema è entrato a regime in un periodo estremamente corto, la velocità con la quale ha iniziato ad abbattere gli inquinanti fà pensare.....e non solo, abbatte nitrati e fosfati a un punto tale che se non somministra grosse quantità di cibo gli LPS soffrono. Solo con l'aggiunta di forti fonti di carbonio organico si otteneva e si ottengono simili risultati....la stessa cosa succedeva con immissioni di forti quantità di fitoplancton il quale, morendo, forniva substrato carbonioso alimentare colonizzabile dagli eterotrofi (molte le testimonianze di forti formazioni di fanghiglia sulle rocce in seguito a massicci dosaggi di fito).

Comunque la riprova è semplice....Abra, spegni la luce per un paio di mesi....
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