|
...infatti, visto che nella maggior parte delle nostre vasche non sono così spinte,
maggior ragione sarebbe superfluo un phmetro (sempre parere personale).
Nel mio caso per esempio, ho un kH 3. Questo, per come conduco la vasca
è sempre costante da 2 anni. I cambi dell'acqua sono effettuati sempre nella stessa
maniera e nelle stesse concentrazioni, dunque parto con un parametro sufficentemente fisso. Ciò è confermato dai test periodici.
Il numero di bolle che erogo è costante nel tempo, in numero sufficente calcolato
coi test liquidi di pH, seguendo la tabella kh/ph->co2.
Niente tabelline fasulle n°bolle ecc... che sappiamo tutti essere imprecisi, per
via dell'aleatorietà delle dimensioni delle bolle stesse tra diffusori, % di concentrazione della co2 nella nostra bombola, ecc....
Dunque il pH riamane 'fisso' in limiti accettabili.
Non ho mai avuto infatti casi di intossicazione da co2.
Di notte scende il pH, ok, ma non ci sono mai stati problemi.
Anche in natura succede questo fenomeno.
Concordo con voi Tuko e Marfis, che la presenza del phmetro può essre vantaggioso.
E' lo stesso discorso che si fà col cavetto riscaldante.
P.S.
Marfis, la maggior parte delle vasche spinte ADA sono 90x45x45, 150 litri scarsi, quindi non direi proprio 'ragguardevoli'.
|