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Originariamente inviata da ladyswan
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purtoppo, molto spesso i giudizi frettolosi come dici te da qualche altra parte provengono da cio che i media ci fanno arrivare. se vai a leggere l'articolo linkato sembra trasparire che la jolie sia una sorta di ladra di bambini. o che chi ha i soldi può farla franca in queste cose.
per quanto mi sforzi, continuo a pensare che il futuro che si prospetta a una bambina in america rispetto a una bambina in etiopia sia differente. e non parlo di futuro in temini di regali sotto l'albero, parlo di educazione, salute, tante altre cose... magari poi finisce cocainomane. però penso che le opportunità siano diverse...non so temo di non essere io in grado di spiegarmi...
ora rischio di andare OT, ma magari riesci a capire cosa voglio trasmetterti: questa estate dei miei compagni sono andarti a fare volontariato in kenia (io non sono andata perchè troppo costoso). li i bambini crescono per la strada, mangiano quando c'è qualcosa da mangiare, e nelle foto hanno sorrisi fantastici, bevono nel fiume dove 5 metri piu monte ha fatto plin plin la mucca. ma la maggior parte di tutti quei bambini è sieropositiva (in alcune zone il 96% della popolazione lo è, è chi non lo è rischia di diventarlo per ovvi motivi), molti non sanno leggere e scrivere, di alcuni non si sa neanche l'età esatta, molti di loro non diventerà maggiorenne, e chi lo diventerà vivrà in una baracca con le galline. Ho visto le foto di un bambino con un tumore della ghiandola parotidea che aveva invaso ormai tutti i tessuti del viso, e l'anno prossimo sarà morto se non lo è gia, la madre non era particolarmente preoccupata della cosa perchè aveva altri 5-6 bambini. si è gonfiato un pochino, ha detto, poi si è gonfiato di piu e non andava via, e ora è cosi...
Questo è il quadro generale che hanno visto i miei compagni, che sono stati nelle "campagne" ma i grossi centri abitati in kenia si contano sulle dita delle mani, ma maggior parte della popolazione è in queste condizioni.
ora non so dove sia nata e cresciuta quella bambina, se l'etiopia è diversa dal kenia, non lo so perchè non ci sono mai stata ma quella bambina ora ha tutte le possibilità del mondo davanti a se. queste possibilità sua madre con tutto l'amore del mondo non avrebbe forse potuto dargliele.
ora tu dici, meglio però che stia con sua madre, in etiopia? perdonami non riesco proprio a pensarlo
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Vedi, cara amica, il punto non è se una bambina avrebbe più possibilità di vivere meglio in Etiopia o negli Stati Uniti.
Secondo questo ragionamento infatti dovremmo favorire lo sradicamento di tutti i bambini etiopici per trasferirli negli Stati Uniti, e di tutti i bambini degli Stati Uniti per trasferirli a Cuba, visto che il tasso di mortalità infantile in questo paese è più basso che in America.
Io non ho dubbi sul fatto che in Africa la vita dei bambini sia spesso terribile, avendo avuto occasione di vederlo molte volte con i miei stessi occhi.
Credo tuttavia che la filosofia da seguire non sia quella del salviamone uno, magari violando pure la legge e magari traumatizzandolo con una innaturale separazione dai propri genitori (non se ne capisce tra l'altro la ragione, visto che il numero di orfani è impressionante), ma quella che si può riassumere in due punti:
1) Cercare di favorire la crescita economica di quei paesi, cosa che rientra nella missione di molte organizzazioni internazionali e di tutti i governi occidentali. E sono tanti i soldi che, nonostante i luoghi comuni, vengono spesi in tal senso.
2) A livello individuale partecipare alle molte iniziative in loco, come hanno fatto i tuoi amici o, più semplicemente, da casa propria, adottare un bambino a distanza, lasciandolo nella sua realtà ma favorendone la crescita e gli studi, come faccio io.
Spero di essermi spiegato.
A presto