Vorrei chiarire un problema terminologico. Disabilita' significa non avere l'uso di un organo od una sua funzione (ad esempio non camminare). Handicap sigifica non riuscire a fare qualcosa. Un disabile non deambulante diventa handicappato se,ad esempio, nella sua citta' non esistono mezzi che gli consentono di raggiungere il lavoro in sedia. Un disabile correttamente preparato in una societa' civile (quindi opportunamente attrezzata) e' una persona come le altre. Unico problema e' che, non sempre barriere architettoniche e (piu' grave) barriere dovute al preconcetto lo fanno sentire normale e cio' causa fragilita' emotiva. Consentirgli di prendere un titolo di studio e' un gran passo verso l'inserimento sociale, quindi verso la rimozione dell'handicap (!) penso quindi che prepararlo per un esame sia una cose estrememente importante. A mia esperienza cio non richiede (se non in casi particolari, ad es non vedenti o non udenti) una cultura specifica.
Unici consigli: E' opportuno essere preparati sul tipo di disabililta', sulle potenzialita' di apprendimento e sulle possibili applicazioni lavorative del titolo di studio conseguito (quest'ultimo dato al fine di indirizzare la preparazione verso un settore applicabile nella pratica, ad es un medico non deambulante non ha nessun problema a fare il patologo, ma ha difficolta' a fare il fisiatra). Per il resto prova e poi, magari ti accorgi che gli handicappati non sono quelli che non camminano
