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Le Aquastar o le Aquarelle non è, a dire la verità, che abbiano uno spettro molto completo e questa grossa resa cromatica.
Il loro indice Ra è pari a 7, inferiore ai comuni neon per uso domestico che hanno Ra=8 o alle spettro completo. Come resa cromatica è paragonabile ai neon usati nelle officine, dove la luce deve essere "tanta", più che "bella".
Questo però è giustificato dal fatto che le 10.000°K non sono state studiate per garantire le migliori qualità visive, ma per stimolare in modo particolare l'attivazione della clorofilla o di altri pigmenti fotosintetici. Sono lampade, cioè, con un'azione particolarmente mirata e qualità specifiche.
Tant'è che Aquarelle e Aquastar hanno persino due spettri differenti, perché i due produttori hanno fatto una scelta diversa sull'attivazione di certi pigmenti piuttosto che su altri.
Per questa ragione il consiglio generale sarebbe di accoppiarle con lampade a spettro più caldo e un po' più "multi-purpose", come i più comuni tubi usati in ambito domestico o acquaristico.
L'eccesso di radiazione blu a scapito della rossa, come già detto, le colloca peraltro in una nicchia che le rende particolarmente efficaci per le alghe e meno per le piante, che potrebbero perdere la competizione perché le alghe metabolizzano meglio.
Ciò non significa, però, che molti non trovino ugualmente gradevole la luce a 10.000°K o che questa sia per forza causa di alghe (sono in molti quelli che le usano da sole senza problemi), visto che la presenza di alghe è determinata da diversi altri fattori concomitanti.
Anch'io proverei ad affiancare alla 10.000°K una 965 come dice Federico Sibona, o una Philips TL-D 840 che ha una maggiore componente di luce calda.
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