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Vecchio 15-10-2007, 11:34   #6
Linneo
Ciclide
 
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In sostanza si tratta di una misurazione di tipo potenziometrico…

Il principio di funzionamento su cui si basa un elettrodo a vetro è detto “effetto membrana”. Quando si interpone fra due soluzioni a differente pH un sottile foglio di vetro (membrana), fra le due diverse soluzioni, si forma una differenza di potenziale (d.d.p.) che è funzione della diversità di concentrazione degli ioni idrogeno in esse presenti.
Questa differenza di potenziale, non è del tutto chiarita o per lo meno non lo era all’epoca in cui l’ho studiata, quantomeno ciò esiste…
Per rendere la cosa più semplice, si può assumere che la membrana sia permeabile unicamente agli ioni idrogeno e che questi si spostino verso la soluzione a concentrazione minore. Questa migrazione di protoni comporta un trasferimento di cariche che determina una d.d.p. tra le due soluzioni. Tale differenza si può facilmente misurare ponendo un elettrodo di riferimento in ognuna delle due soluzioni.
Con questo sistema la d.d.p. misurata tra i due elettrodi dipende unicamente dal rapporto fra le concentrazioni di H+ (H3O+) nelle due soluzioni.
Se noi rendiamo costante una delle due concentrazioni di H+, la d.d.p. dipenderà unicamente dalla concentrazione di H+ nell’altra soluzione.
In un elettrodo di vetro è presente una soluzione di H+ a pH costante (soluzione tampone) nella quale risulta immerso l’elettrodo di riferimento…
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