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Una domanda a cui ti prego di rispondere: il tuo Deltec aveva un sistema di regolazione dello scarico?
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Si.
Rubinetto FIP... però montato come modifica.
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La valutazione di una schiumazione troppo secca è, perdonami, strettamente personale; questo non significa che sia una valutazione errata ma, per qualcun altro, può essere la schiumazione giusta.
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Anche se si parla di schiumazione "secca" e non densa?
Premetto che mi piace e mi son sempre trovato meglio con un prodotto più liquido, a volte ritaro lo skimmer per ottenere un prodotto più denso, ma mai troppo "secco"...
E con l'APF600, pur avendolo usato per poco tempo, ho visto (osservando le reazioni in vasca, perchè i risultati delle modifiche per me hanno riscontro li) che con il livello regolato al max e l'aria parzializzata, andava peggio. Già il Deltec, e tu mi insegni, tende a schiumare anche con aria aperta abbastanza denso... parzializzandola secondo me se ne peggiorano le prestazioni...
AP600, APH525, 851, 701 e tutti il resto, non li ho provati, solo visti in altre vasche.
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L'APF600 e l'AP600 lavorano quantità di acqua diverse. Possono mai funzionare bene con la stessa quantità di aria?
Premesso che i singola pompa (con venturi in aspirazione) hanno un rapporto fisso tra quantità di aria e di acqua aspirata ti sembrerebbe possibile far funzionare un H&S200 con la stessa unica pompa dell'H&S150?
Certamente no ed è per questo che il 200 ha 2 pompe (quindi il doppio della quantità di aria ed il doppio di acqua) ed il 150 una sola.
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Verrebbe da rispondere di no, ma.... su H&S anche i colli sono dimensionati in maniera differente, proprio per ottenere una diversa drenatura dell'acqua nella schiuma...
Infatti, se si rapportano i colli alle rispettive camere di contatto, il 200 ha un volume diverso...
Sui Deltec, che invece sono esterni e che sono praticamente identici, se l'aria aspirata è la stessa, teoricamente andrebbe "ristretta" nello skimmer che tratta meno acqua... in realtà si parla di circa 200 litri ora di differenza di litri trattati, il tempo di contatto aumenta di 0,6 volte rispetto all'altro modello, e rimangono sotto la soglia di "bubble merging"... lo dice Escobal, non un qualunque ramarro da forum.

Quindi in linea teorica (pratica non te lo sò dire, non ce l'ho un AP600 da provare) dovrebbe lavorare alla massima resa sempre ad aria tutta aperta, oppure anche con un flusso più alto di quello suggerito dal costruttore...
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A questo punto ti faccio un'altra domanda a cui ti prego di rispondere: secondo te i produttori (non parliamo degli italiani così nessuno "si piglia collera") che montano i rubinetti di regolazione li usano per mantenere in sede il tubicino?
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Geppy, lo sò che ti incacchi se ti rispondo di si... ma secondo me farebbero meglio ad inserire un foglio di istruzioni più dettagliato che mettere nella scatola un morsetto per chiudere l'aria...
Io preferisco accorciare il tempo di contatto per estrarre meno, che ridurre l'aria, e fin quando possibile agire semmai sul livello.
L'aria è l'ultima delle cose che vado a toccare, forse sbagliando.
E sullo skimmer che stò usando adesso, invece di ridurre l'aria, ho preferito "allungare" il collo di un centimetro tramite un anello di pari diametro appoggiato alla base di appoggio del collo: così riesco a drenare più acqua ed ottenere una schiumazione più densa, senza variare il tempo di contatto ed i volumi aria/acqua previsti dal progetto, e senza "forzare" il livello scendendo nel cono d'invito. Pensa quante ne faccio (ripeto, magari sbaglio) per non diminuire l'aria immessa.
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Ancora un'altra: se infiliamo in un AP600 2000 (dico duemila) litri/ora di aria, può funzionare
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No, perchè il tempo di contatto diviene troppo basso e alcuni composti organici hanno bisogno ti tempi di contatto più alti per poter essere estratti, altrimenti rimangono in soluzione ed uscirebbero dallo schiumatoio così come ci sono entrati...
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Se la risposta è no, posso dire che l'espressione spesso usata "più aria c'è meglio è" non è appropriata ed è meglio dire (come "predico" sempre io) che in ogni colonna di contatto ci vuole la quantità di aria giusta in proporzione al volume della colonna ed alla quantità oraria di acqua trattata?
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Puoi dirlo forte.
Ed io ti chiedo: qual'è il limite massimo di aria che può essere insufflato in un dato volume d'acqua prima che si inneschino problemi?
La mia impressione è che su questo siamo tutti d'accordo, e spesso si "abusi" di questa frase più che altro per tagliar corto, ma in realtà il limite massimo d'aria immesso in un un dato volume di acqua marina è talmente alto che l'affermazione trova "quasi" una giustificazione... neanche con i beckett si raggiungono volumi d'aria tali in pochi litri di acqua da compromettere i limiti fisici a cui le bolle possono andare incontro per caricarsi... piuttosto, a quanto mi risulta, sorgono prima i problemi relativi alla loro capacità di caricarsi per l'allungamento che subiscono venendo "sparate" ad altissima velocità, oppure per l'eccessiva velocità a cui sono sottoposte e che non consente ad alcuni composti organici con cariche polari più deboli di ancorarsi ad esse...
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Tra me e Gilberto c'è sempre una polemica aperta.... ma è per questo che mi piace il confronto....
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Tra moglie e marito non mettere il dito...
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E poi avevo messo la faccina....
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Se ti dico: "mamma mia Geppy quanti capelli bianchi hai messo su da quando ti ho visto l'ultima volta!", e ti metto una faccina sorridente alla fine della frase, ti passa la voglia di mandarmi a quel paese?
