Anche io penso che i cambi parziali (piccoli ma frequenti, ovviamente) siano necessari per introdurre i microelementi che vengono impiegati dalle piante (e dai pesci).
Tra l'altro se ne sta discutendo anche qui:
http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=143274
L'effetto di addolcimento l'ho notato anch'io, e credo che quando questo si verifica è indice che è assolutamente ora di introdurre ciò che è stato consumato.
L'effetto "autopulente" del filtro che stai notando te lo spiego subito (non è magia

): il particolato organico (frammenti di foglie morte, deiezioni dei pesci, resti di cibo) si arena sulle spugne a causa dell' "alta" velocità di transito quando il filtro è nuovo e si decompone "in situ" grazie ai nostri amici batteri. Dopo un certo tempo, lo strato di fango sulle spugne raggiunge una massa critica e si stacca per gravità finendo nel fondo del filtro che - per come lo abbiamo progettato - funziona quasi come la camera anossica del PMT (ora verrò cazziato per eresia fangosa

). Ora le spugne sono più libere e la velocità di transito (e quindi la portata della pompa) torna robusta ed allegra.
Ovviamente il ciclo si ripete, ed ogni filtro ha il suo periodo (settimane o mesi) caratteristico.
Il bello è che il fondo non si intaserà perchè i fanghi si auto-regolano in fuzione del carbonio organico che ricevono come pappa.
Per correggere la vasca ora farei così:
1. ciclo di cambi parziali del 10% ogni 5 giorni + resine anti-fosfati
2. Riduzione di buona parte delle galleggianti (ottima l'idea di
biociccio del salsicciotto col tubetto

)
3. Aggiunta di piante (non spaventarti se durante la piantumazione usciranno bolle gigantesche, ma fai attenzione all'odore: se puzzasse di uova marce, sarebbe indice di presenza di idrogeno solforato. Io non credo per via dello spessore insufficiente del substrato, ma non si sa mai).
Se non puzza è l'innocuo azoto
4. Aumenterei il parco-luci a circa 80W, magari con un tubo T8 950